“Il femminicidio non basta, servono l’omicidio e le lesioni di genere”. L’avvocato Daniele Bocciolini è intervenuto a “Legge a Giustizia” su Radio Cusano Campus per commentare l’ultimo caso di omicidio nei confronti di una donna avvenuto a Sassari nei giorni scorsi.
“È il tipico caso di femminicidio. O stai con me per sempre o muori. Parliamo di possesso, è un femminicidio puro – afferma Bocciolini parlando della morte di Anna Doppiu, bruciata dal marito – bisogna introdurre assolutamente un reato specifico. Mi inimicherò magistrati e penalisti ma serve un reato specifico ed autonomo di femminicidio. Il decreto, quello che poi è diventato la legge 119 del 2013, anche da parte del Governo era chiamato “Disposizione urgenti sul femminicidio” ma non è andato ad introdurre un reato ad hoc. Secondo alcuni si violerebbe la Costituzione inserendo un omicidio specifico perché si è detto che “l’omicidio di un uomo, per il principio di uguaglianza, non può valere meno dell’omicidio di una donna”.
Invece, secondo Bocciolini, “non c’è nessuna violazione se si introduce un reato specifico di femminicidio. L’uxoricidio è l’omicidio da parte di un uomo nei confronti di una donna con un movente di genere, è specifico, non è un reato generico. Il femminicidio è stato definito dalle Nazioni Unite un genocidio nascosto. È un crimine contro l’umanità. Si uccide la donna per motivi di odio, disprezzo o possesso. Si uccide una donna in quanto donna. Si parla di femmincidiio quando c’è un movente di genere. Questo merita, se non l’introduzione di una fattispecie autonoma, punita anche come l’omicidio normale, quanto meno dell’aggravante. Un’aggravante specifica che comporti l’ergastolo”.
Bocciolini fa un esempio: “È stato introdotto l’omicidio stradale, che prima era un omicidio colposo. Per aumentare le pene ed adattarsi alla realtà, il governo ha introdotto l’omicidio stradale che è una specie di omicidio, tanto quanto il femminicidio. Per questo lo chiamerei omicidio di genere”.
Non solo l’omicidio ma anche le lesioni di genere: “Nelle scuole dove vado c’è sempre un ragazzo omosessuale che viene massacrato tutto il giorno e ci accorgiamo di queste situazioni solo quando questa persona si toglie la vita. Mi sono rotto le palle di parlare nelle scuole senza che poi cambi nulla. Serve un’aggravante anche sull’omofobia. Stiamo tornando ad una guerra di generi e per questo dobbiamo introdurre l’omicidio e le lesioni di genere. Se qualcuno mi dice che si viola la costituzione è una capra. Altrimenti l’omicidio stradale sarebbe incostituzionale”.
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