Qui di seguito pubblichiamo un comunicato dell’Intercomites Australia che sembra essere scritto dal Partito Democratico più che da un organo istituzionale e super partes. E forse c’è proprio lo zampino di Giacobbe e Carè, parlamentari Pd residenti in Australia che secondo quando si legge nella nota hanno partecipato all’incontro.
L’Intercomites Australia pare essersi dimenticato delle 350 nuove assunzioni al ministero degli Esteri per i nostri italiani nel mondo, dei fondi all’editoria italiana all’estero, delle sedi diplomatico-consolari riaperte in meno di un anno di governo; si dimentica anche che i fondi ai Comites non sono stati affatto tagliati e nemmeno quelli del CGIE.
L’ultima manovra dello scorso governo è stata “dopata” da un emendamento che ha concesso fondi extra su alcuni capitoli d’interesse per gli italiani all’estero: è stata una manovra “elettorale”, perché se andiamo a vedere gli anni precedenti notiamo che si è sempre tagliato su tutto quanto avesse a che vedere con il mondo dell’emigrazione.
L’Intercomites Australia forse dovrebbe pensare di più ai propri connazionali e non a fare politica. Perché non è quello il suo ruolo.
IL COMUNICATO DALL’AUSTRALIA
I Presidenti dei COM.IT.ES d’Australia, Mariangela Stagnitti (Queensland e Territorio del Nord), Vittorio Petriconi (Australia Occidentale), Francesco Pascalis (Victoria e Tasmania), Maurizio Aloisi (Nuovo Galles del Sud), Christian Verdicchio (Australia Meridionale) e Franco Barilaro (Territorio della Capitale Federale), riuniti il 23 marzo 2019 in Intercomites a Perth, alla presenza del Console d’Italia nel Western Australia David Balloni, del Sen. Francesco Giacobbe, dell’On. Nicola Caré e del Presidente dell’Italo-Australian Welfare and Cultural Centre Enzo Sirna, hanno approvato all’unanimità il seguente
ORDINE DEL GIORNO
PREMESSO CHE
• I COM.IT.ES. (Comitati per gli Italiani all’Estero), istituiti nel 1985, sono organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti direttamente dai connazionali residenti all’estero;
• ad oggi operano 101 COM.IT.ES elettivi a cui si aggiungono 5 di nomina consolare; 47 si trovano in Europa, 42 nelle Americhe, 10 in Asia e Oceania e 7 in Africa;
• i componenti di tali organismi assicurano il corretto funzionamento dei Comitati adoperandosi in forma del tutto volontaria, senza ricevere quindi alcuna forma di compenso;
• i COM.IT.ES rappresentano, insieme ai rappresentanti eletti all’estero, al CGIE e alle associazioni, la voce delle comunità italiane nel mondo e costituiscono lo strumento territorialmente più prossimo e, quindi, più utile per rilevare problemi e indicare tematiche attinenti alla condizione degli italiani residenti al di fuori del territorio nazionale;
• le attività ed i progetti dei COM.IT.ES. si rivolgono da un lato alle comunità degli italiani nel mondo e dall’altro alla promozione del “Sistema Italia” nel mondo;
CONSTATATO CHE
• nell’ultima legge di bilancio non sono stati confermati gli stanziamenti precedentemente previsti per il funzionamento ed i progetti dei COM.IT.ES. con un ammanco di circa un milione di euro e che pertanto ciò ha determinato in pratica il dimezzamento del finanziamento ad ogni singolo Comitato;
RILEVATO CHE
• le attività già programmate e i progetti in corso si basano su stanziamenti a cui oggi il Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale non potrà più fare fronte mettendo in difficoltà non solo l’onorabilità dei COM.IT.ES e dei suoi rappresentanti ma anche dell’Italia;
STIGMATIZZANO
con forza l’atteggiamento dell’attuale Governo italiano che, in maniera assolutamente ingiustificata, non si è minimamente preoccupato di porre rimedio, pur potendolo fare, ad un provvedimento del tutto penalizzante verso i COM.IT.ES e quindi verso non solo Istituzioni legalmente operanti secondo un preciso dettato di Legge ma anche verso i tanti connazionali che, dall’interno di tali Istituzioni, nel più puro spirito di volontariato, mettono a disposizione tempo e risorse nell’esclusivo interesse dell’Italia e della valorizzazione dell’immagine del nostro Paese all’estero;
RITENGONO
un vero e proprio insulto perpetrato dal Governo nei loro confronti e lesivo degli stessi interessi nazionali dal momento che fiaccare in maniera grave l’azione dei CO.MIT.ES equivale a pregiudicare il mantenimento e lo sviluppo della fondamentale rete di relazioni e dei progetti ad essa collegati, finalizzati alla valorizzazione dell’italianità nel mondo e portati avanti in modo altamente costruttivo con le Autorità diplomatiche e consolari italiane;
SI RISERVANO
di valutare concrete azioni di protesta in risposta alla superficiale, sconsiderata e deleteria strategia nichilistica dell’attuale Governo nei confronti delle comunità italiane all’estero;
AUSPICANO
infine che le risorse stanziate per l’insegnamento e la diffusione della lingua e della cultura italiana, per quest’anno già regolarmente assegnate agli Enti gestori, non vengano in futuro messe in pericolo da un atteggiamento di insensibilità analogo a quello dimostrato nei confronti dei Comites.