Sull’annosa questione delle intercettazioni arriveranno a breve nuove misure del Garante per la privacy. Lo annuncia il presidente Antonello Soro nella Relazione al Parlamento: nelle prossime settimane l’Autorita’ adottera’ un ‘provvedimento generale per indicare soluzioni idonee ad elevare lo standard di protezione dei dati trattati ed evitarne indebite divulgazioni’. Plaude il Pdl con Daniela Santanche’, mentre la Federazione nazionale della stampa invita ad evitare ‘strumentalizzazioni’.
‘La pubblicazione di atti di indagine deve rispondere a finalita’ di interesse pubblico e non a tensioni voyeuristiche’, avverte Soro. Le intercettazioni, in particolare, sono una ‘risorsa investigativa fondamentale’, da gestire pero’ ‘con molta cautela: per evitare fughe di notizie – che, oltre a danneggiare le indagini, rischiano di violare la dignita’ degli interessati – e per evitare quel ‘giornalismo di trascrizione’ che finisce, oltretutto, per far scadere la qualita’ dell’informazione’. E proprio per ‘favorire un giornalismo maturo e responsabile’, il Garante promuove anche ‘una riflessione sul possibile aggiornamento del codice dei giornalisti, per coniugare al punto piu’ alto diritto di cronaca e dignita’ della persona’. Una strada che potrebbe essere ‘meno divisiva e forse piu’ concludente rispetto alle diverse ipotesi legislative tentate nella scorsa legislatura’. Per altro verso, ‘per garantire il piu’ possibile le parti processuali e i terzi coinvolti, unitamente al segreto investigativo’, l’Autorita’ ha avviato ‘un’attivita’ conoscitiva sulle procedure seguite in materia di intercettazioni dalle Procure e dai gestori incaricati’.
‘Ci voleva il Garante privacy per porre un freno all’uso distorto e inappropriato delle intercettazioni’, commenta Santanche’. ‘Ora vedremo se questo intervento, assolutamente necessario e finora ostacolato in Parlamento, riuscira’ a trovare finalmente la strada per scongiurare il ripetersi in futuro della pubblicazione di notizie che travolgono letteralmente la sfera privata dell’individuo’.
Siddi, invece, dice no alle strumentalizzazioni: ‘Resta di tutta evidenza che la cronaca giudiziaria appartiene alla responsabilita’ etica e professionale dei giornalisti e non puo’ reggersi su vincoli autoritari’. Piuttosto il segretario Fnsi invita a ‘tenere alta l’asticella della responsabilita” e a considerare ‘l’autoregolamentazione la strada maestra’ e apre all’ipotesi di un aggiornamento del codice dei giornalisti.
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