Massimo Moratti non fa drammi: la sconfitta dell’Inter in casa contro i croati dell’Hajduk Spalato lascia insoddisfatti ma la squadra comunque si e’ mossa bene al di la’ dello score di due a zero per gli ospiti. Il presidente analizza la partita con serenita’ (anche perche’ l’Inter si e’ qualificata in Europa League) e trova alcuni elementi che hanno pesato sul risultato finale: il caldo opprimente e la vittoria alla partita di andata per tre a zero.
Sul mercato qualcosa accadra’, promette Moratti. In effetti – sfumato l’arrivo di Lucas – si tratta per le partenze (Maicon, Pazzini, Julio Cesar), in modo da gestire meglio i conti in vista di eventuali acquisti. Tutto e’ in evoluzione.
La partita contro l’Hajduk e’ stata per alcuni versi surreale. San Siro – a sorpresa – e’ stato affollato da 45.000 tifosi e, nonostante si trattasse solo di un preliminare di Europa League, fuori e dentro lo stadio ci sono stati momenti ad alta tensione a causa dell’incredibile comportamento dei tifosi croati: tafferugli, arresti e qualche ferito. Acqua passata: oggi e’ stata la giornata dei sorteggi sulla carta benevoli verso i colori nerazzurri.
L’Inter tra il 23 e il 30 agosto affrontera’ – per accedere alla fase a gironi del Torneo – i romeni del Vaslui, societa’ fondata solo nel 2002 ma in forte ascesa. L’errore da non ripetere e’ affrontare la sfida con sussiego. La squadra in campo ieri sera si e’ mostrata disordinata, poco concreta e piuttosto approssimativa. Un errore ferragostano e’ comprensibile a condizione che non venga reiterato.
‘Soddisfatti – ammette Moratti intercettato all’ingresso della Saras – non si puo’ essere. Pero’ la squadra si e’ mossa abbastanza bene se la guardiamo senza pensare al risultato. Non correvano molto perche’ faceva un caldo terribile. Credo poi che psicologicamente abbia pesato il fatto di aver vinto facilmente la partita di andata. Pero’ adesso rimettiamo alla prova il tutto e vediamo come va’. Il presidente e’ rassicurante sul mercato: ‘Qualche cosa succederà’.
La sfida di ieri sera ha rappresentato un ulteriore test per saggiare il mix tra vecchie glorie e giovani promesse. Incredibile la perfomance di Javier Zanetti che oggi festeggia 39 anni e 799 presenze in nerazzurro. ‘Mi fa un enorme piacere – dice a Inter Channel – sentire i tifosi cosi’ vicini, li ringrazio per l’amore, per l’affetto dimostratomi in tutti questi anni. Sono felice di festeggiare qui questo giorno, all’Inter. Faccio parte di questa famiglia e i tifosi sanno quanto ci tengo a stare qui. Come mi sento? Mi sento giovane! Mi sento bene’. Zanetti – contro l’Hajduk – e’ stato tra i migliori in campo. Meno convincente la prova del comparto difensivo con Ranocchia e Samuel in forte difficolta’. Anche il centrocampo e’ apparso opaco e povero di idee. Un innesto di qualita’ sarebbe utilissimo. In attacco qualcosa tocchera’ fare perche’ affidarsi al solo Milito sarebbe un errore. Andrea Stramaccioni aveva avvertito che la squadra necessita di qualche ritocco e che la forma e’ ancora lontana. Insomma, niente panico. L’Inter va costruita e ripensata: servono tempo e molta pazienza anche perche’ i miracoli sembrano impossibili in tempi di austerity.
Discussione su questo articolo