Claudio Ranieri sarà il nuovo allenatore dell’Inter. Succede a Gian Piero Gasperini, esonerato ufficialmente in tarda mattinata con un comunicato nel quale si esprime "rammarico per l’interruzione del rapporto di lavoro". Il tecnico e’ uscito dalla Pinetina dopo che sul sito della societa’ era apparsa la notizia ed ha scambiato qualche parola con i giornalisti. "Sono molto dispiaciuto, ma nel calcio contano i risultati" e’ stata la sua analisi dopo che l’allenamento mattutino era stato guidato dalla coppia Baresi-Bernazzani. La conferma della rescissione (consensuale) l’ha data il presidente Moratti sotto gli uffici della Saras, respingendo la possibilita’ di una soluzione interna per la panchina.
"Una permanenza di Gasperini? Non credo, la sua situazione mi sembra difficile sotto tutti i punti di vista. Cosa non mi e’ piaciuto a Novara? Dopo una sconfitta del genere non ti piace nulla. Decisivo il rapporto con la squadra? No, non mi sembra" aveva detto il massimo dirigente nerazzurro. La guida verra’ affidata a Claudio Ranieri.
LA SCHEDA Originario di Testaccio, dove e’ nato il 20 ottobre 1951, Claudio Ranieri vive la sua carriera da giocatore tra Catanzaro, Catania e Palermo mentre come allenatore, partito dalla C con Vigor Lamezia e Campania, sale alla ribalta alla fine degli anni ’80 sulla panchina del Cagliari dove, oltre a una coppa Italia di C, conquista la doppia promozione consecutiva approdando in A. Poi le esperienze a Napoli (due stagioni con un 4^ posto all’attivo) e a Firenze (promozione in A al primo anno e poi altre tre stagioni con il 4^ posto nel ’95-’96 piu’ una coppa Italia e una Supercoppa Italiana) prima della lunga avventura all’estero. Nel 1997 Ranieri lascia l’Italia per guidare prima il Valencia, poi l’Atletico Madrid, quindi il Chelsea e infine di nuovo il Valencia, tra successi (una Supercoppa Europea e una coppa del Re, un 2^ posto in Premier League e una semifinale di Champions) e delusioni (costretto a dimettersi quando guidava i colchoneros, esonerato nella sua seconda esperienza valenciana). Poi la chiamata da Parma dove Tinkerman (l’aggiustatore, questo il soprannome ricevuto dai media inglesi per i continui cambi di formazione) prende una squadra che sembrava condannata alla retrocessione salvandola con un ottimo 12^ posto finale. Un risultato di grande spessore che gli apre le porte della Juve. E anche nella Torino bianconera Ranieri lavora bene soprattutto nella prima stagione. Guida la neopromossa Juve ad un ottimo 3^ posto che vale la Champions League. L’anno dopo la squadra si illude a lungo di poter essere l’anti-Inter, ma poi Ranieri e i suoi ragazzi perdono la bussola e, a due giornate dalla fine del torneo, arriva il licenziamento. L’occasione del riscatto gliela offre la sua Roma, la squadra della sua citta’ e del suo cuore, lui la coglie al volo e infiamma il popolo giallorosso con una grande stagione e uno scudetto sfiorato. Arrivato nella Capitale dopo la 2^ giornata, dopo le dimissioni di Spalletti, in 36 partite colleziona 80 punti, due in meno dell’Inter di Mourinho che ne ha collezionato 82 in 38. Un campionato esaltante in cui Ranieri ha il merito di rigenerare campioni come De Rossi e Totti, con una fantastica rimonta, con tanto di sorpasso sull’Inter, sfumata all’Olimpico nella sconfitta interna con la Sampdoria. La sua seconda stagione, pero’, non e’ altrettanto positiva, la Roma stenta e nel febbraio scorso, dopo la sconfitta col Genoa in cui la sua squadra si fa rimontare da 3-0 a 3-4, rassegna le dimissioni, lasciando i giallorossi all’ottavo posto in campionato. Ora una nuova grande occasione: a Ranieri il compito di risollevare le sorti dell’Inter.
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