Dal 2006 a oggi la crescita della presenza italiana all’estero è raddoppiata. Ogni anno circa 100 mila partenze per la sola motivazione espatrio, il 45% delle quali vede protagonisti giovani tra i 18 e i 34 anni e il 23% giovani adulti dai 35 ai 49 anni.
I pensionati italiani che decidono di trasferirsi all’estero registrano un trend negativo del 24% rispetto al 2019.
E’ quanto emerge dal convegno “Migrazione da fenomeno sociale a fattore identitario”, promosso da Inps.
Per il presidente Gabriele Fava il tema dell’emigrazione “non può e non deve essere analizzato solo mediante statistiche e dati numerici, perché dietro ci sono scelte personali. L’obiettivo prioritario, per l’Inps, è di consentire al lavoratore migrante di affrontare con serenità il trasferimento e l’inizio di una nuova attività lavorativa”.
NEL 2023 PAGATE ALL’ESTERO 310MILA PENSIONI
L’Inps nel 2023 ha pagato all’estero complessivamente oltre 310.000 pensioni, per un importo di circa 1,6 miliardi, verso 160 Paesi.
Sull’immigrazione, il presidente Fava ha aggiunto che “è possibile e auspicabile un’integrazione qualificata. Quindi, laddove oggi registriamo una richiesta o un fabbisogno del tessuto produttivo, se manca manodopera qualificata, la andiamo a intercettare e a integrare nel tessuto produttivo, in modo chiaro e regolare”.
VIGNALI (MAECI): TUTELARE PENSIONI ITALIANI ALL’ESTERO
“Questo convegno dell’Inps è molto importante perché non abbiamo solo tanti italiani residenti all’estero in età pensionabile, ma abbiamo anche tanti pensionati che vanno sempre di più all’estero proprio per godere di un maggior potere di acquisto”. Così Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina.
“E’ importante che queste pensioni vengano tutelate, erogate, indicizzate se possibile. Insomma, che questi pensionati possano effettivamente avere il frutto del loro lavoro anche all’estero e sta a noi – lo dico come responsabile degli italiani all’estero del ministero degli Esteri – poi continuare a seguire, dare servizi a questi anziani italiani all’estero che sono una parte importante del nostro Paese e che tanto hanno dato all’Italia”.