“La gioventù non sa quel che può, la maturità non può quel che sa”. (José Saramago)
“Rimpiangiamo il passato anche perché lo ricordiamo male”. (Roberto Gervaso)
“Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri”. (Jean Leon Jaurès, politico)
“L’unico fascino del passato è che è passato”. (Oscar Wilde)
“Il futuro appartiene a coloro che si preparano per esso oggi”. (Malcom X)
INIZIO DIFFICILE PER MANCINI
Roberto Mancini faticherà moltissimo, per risollevare la Nazionale. Molto deludente la partita con la Polonia: abbiamo evitato la sconfitta fortunosamente, grazie a un discutibile rigore. E la trasferta di stasera a Lisbona é ancora più insidiosa.
I DUBBI DEL NOSTRO CITTÌ
Ma non sono i risultati immediati a preoccuparmi: è inevitabile che esistano difficoltà, all’inizio della ricostruzione. No: i dubbi nascono da una brutta impressione, che Mancini non abbia in testa idee chiare. Tagliare drasticamente con il passato e lanciare i giovani? Oppure insistere sulla vecchia guardia, su campioni che forse non avevano meritato del tutto la desolante esclusione dal campionato del mondo? Non ho capito molte scelte.
DA BALOTELLI A CHIESA E IMMOBILE
Perché insistere su Mario Balotelli, di cui ormai si sa tutto, se ci sono ottime promesse come Andrea Belotti, Federico Chiesa e Ciro Immobile? Due di loro sono entrati nel secondo tempo, vivacizzando la squadra, ma l’impiego tardivo ha dimostrato le incertezze del nostro nuovo allenatore.
Stasera sembra che Immobile e Chiesa partiranno titolari. Ottimo. La Nazionale da troppo tempo stenta a segnare, vedremo se ci saranno miglioramenti.
DIFESA VECCHIA, MA CONTRADDIZIONE A CENTROCAMPO
E poi, in difesa, perché insistere sul tandem Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini anziché provare Mattia Caldara e Alessio Romagnoli, che potrebbero rappresentare la coppia centrale del futuro? A centrocampo, scelta opposta: no a Daniele De Rossi, il vecchio leone, dentro Lorenzo Pellegrini, esattamente il giovane meno in forma. Largo al futuro o legarsi al passato? Non si è capito e potrei andare avanti a lungo. Ad esempio, Lorenzo Insigne: delusione continua, in Nazionale. Vale la pena di insistere?
IL CURIOSO CASO DEL GIOVANE ZANIOLO…
Eppure a Mancini non manca la personalità: ha dato uno schiaffo a Eusebio Di Francesco, convocando un suo ragazzino, Nicolò Zaniolo, che nella Roma non ha giocato neanche un minuto! A questo punto, uno pensa: abbi coraggio, va’ fino in fondo e buttalo dentro! Macchè. Mi sembra dunque opportuno che il cittì scelga, con urgenza, la strada da seguire.