Antonio Ingroia, Presidente di Azione Civile, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Rivoluzione significa un processo di cambiamento radicale – ha affermato Ingroia parlando del suo movimento Azione Civile -. Oggi l’Italia è un Paese sempre più ingiusto, sempre meno libero e sempre meno democratico. Sempre meno diritti per i cittadini, sempre più impunità per i potenti”.
Su Renzi. “Da parte di Renzi non c’è stata una rottamazione, c’è stata una sostituzione di classe dirigente che però si è adattata al vecchio sistema di potere. Secondo me invece bisogna cambiare proprio il sistema. La corruzione dilagante che c’era ai tempi di Berlusconi c’è anche ai tempi di Renzi. C’è una continuità data dal fatto che Renzi ha portato a compimento l’opera di Berlusconi, che non riuscì a perfezionare perché a quel tempo ci fu un’opposizione parlamentare e sociale. Al di là delle belle parole di Renzi, sono state messe in atto tutte quelle controriforme che prima voleva mettere in atto Berlusconi, su costituzione, lavoro, scuola, giustizia, legge elettorale”.
Sul M5S. “Si cambiano le cose con una politica diversa da quella dei vecchi partiti autoreferenziali – ha affermato Ingroia -. Il m5s è autoreferenziale, ha come obiettivo la sua affermazione più che quella delle sue idee. Va costruito dal basso un processo, a cui la società possa partecipare direttamente. Ci sono molte affinità tra noi e il M5S, però c’è una differenza di fondo: loro non riconoscono l’altro da sé. Il rifiuto delle alleanze con chiunque, anche della possibilità di costruire un fronte popolare dal basso. Oggi il partito di maggioranza relativa è il partito dell’astensione, quello è il principale alleato di Azione Civile. Noi dobbiamo far riappassionare alla politica quei cittadini che si sono distaccati”.
Su Sinistra Italiana. “Con Sinistra italiana abbiamo iniziato un confronto – ha spiegato Ingroia -. La nostra posizione su di loro è di attenzione critica. Siamo preoccupati che si possa ricadere nei vecchi errori, quando cioè quel ceto politico della sinistra radicale si mette insieme nel chiuso di una stanza e non aprendosi alla società. Non commettiamo insieme l’errore di chiudersi dentro un altro piccolo recinto, favoriamo i processi di crescita dal basso”.
Sulla ‘Prossima Roma’ di Rutelli. “Sembra che siamo tornati qualche decennio indietro. Bassolino si candida come sindaco di Napoli, Rutelli vuole dire la sua su Roma. Questo dimostra che la politica anziché andare avanti, va indietro come il gambero”.
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