L’esclusione della Nazionale dai Mondiali del Qatar è protagonista sulla stampa italiana, ma anche su quella estera. A partire dal francese ‘L’Equipe’ che titola con un pizzico d’ironia ‘L’Italia persa nel deserto”, con chiaro riferimento al Qatar, che appunto ospitera’ il Mondiale il prossimo mese di novembre.
Nella versione online sempre il celebre giornale transalpino e’ ancora piu’ duro definendo la seconda eliminazione consecutiva degli azzurri guidati questa volta da Mancini ‘Un nuovo fiasco’ ricordando la debacle azzurra del 2018 targata Giampiero Ventura nell’altro tragico playoff con la Svezia di quattro anni fa.
Anche sui giornali spagnoli la tragedia del calcio italiano campeggia su tutte le prime pagine: nell’edizione cartacea ‘Marca’ scrive un semplice ‘Italia fuori dal Mondiale’, mentre su Internet parla di una ‘Macedonia epica e della tragedia italiana’. Il Mundo Deportivo vede gli azzurri ‘in mezzo ad una strada’ e As, il quotidiano sportivo di Madrid torna e sottolinea ‘La Tragedia azzurra’.
Ironici e evidentemente con il dente ancora avvelenato gli inglesi a cui l’Italia ha tolto l’Europeo nella finalissima di Londra di questa estate. Il ‘The Sun’ scrive “Italia silurata”: il quotidiano britannico ricorre all’espressione “Get the boot” – usata dagli inglesi quando viene comunicato un licenziamento – giocando ironicamente con la parola boot, appunto, lo Stivale.
Il Mirror usa una espressione tutta italiana per definire un evento eclatante, inaspettato e spesso negativo come ‘Mamma mia: i campioni d’Europa sono fuori dal Mondiale dopo la sconfitta shock contro la Macedonia’. Il tedesco ‘Kicker’ scrive “256 giorni dopo la festa di Wembley: continua la maledizione italiana ai Mondiali, un incubo’. Oltre oceano gli argentini del ‘Clarin’ scrivono di una “sorpresa negli spareggi: per la seconda volta l’Italia rimane fuori dal Mondiale”, mentre il brasiliano O Globo richiama i titoli della stampa italiana che vanno dall’incubo al disastro del calcio italiano.
Insomma, è una catastrofe.
Giuseppe Dossena all’Adnkronos, dopo la sconfitta degli azzurri con la Macedonia del Nord e l’eliminazione dal Mondiale in Qatar, ha detto: “Mancini? A mio avviso gli sta passando per la testa l’idea di dare le dimissioni, cosa normalissima, ma l’eliminazione non è frutto di scelte scellerate o cervellotiche disposizioni tattiche. Lui è stato l’artefice della rinascita e della riappropriazione di orgoglio e dignità, scaturita dall’Europeo. Ora lui è alla guida di un gruppo sportivo che ha fallito, ma lui è l’ultimo dei problemi ed è per questo che deve rimanere”.
“Ha un contratto, si dovrà confrontare con la Federazione dopo questa partita con la Turchia e prendere le decisioni più opportune per tutti. Per quanto mi riguarda dovrebbe rimanere lì. Dopo la Turchia prende un aereo, va a Dubai o ai Caraibi, si prende il tempo necessario per riflettere e si riparte. Tra due anni ci sono gli Europei, ma bisogna capire lui che idea ha dell’aspetto tecnico dei giocatori italiani”.
Bello andare ai Caraibi, o a Dubai, dopo una sconfitta così lacerante, mentre l’Italia si mangia il fegato. Mancini dovrebbe dimettersi, invece, altro che vacanze al caldo. Nessuno gli toglierà mai i successi ottenuti nel passato, verrà ricordato per questo. Ma l’incubo nel quale ci ha fatto ripiombare non può essere perdonato. A casa.