Si inizia con il sexting, per finire con la “one night stand”. E’ il mondo di alcuni siti web. Basta collegarsi a internet e digitare sui motori di ricerca: “app di incontri”. Uscirà un caleidoscopio di opportunità, molte gratuite, per iscriversi a costo zero. Si compila il nome utente, la password, si sceglie il nickname e via, si accede all’interno del sito. Pronti per una nuova avventura…
Gli approcci nel mondo reale sono diventati sempre più difficili. La mancanza di tempo, il lavoro stressante, gli orari staknovisti, certo non favoriscono nuovi incontri. E allora ci si rifugia nell’amico pc. Dimenticando forse i vecchi metodi, gli incontri alla sala da thè o a quella da ballo.
Il computer pare dare più comodità, si sta tranquilli fra le quattro mura domestiche e intanto si cerca ciò che si desidera, smanettando sulla tastiera. E si dimentica che, a volte, invece di guadagnare tempo, si perde. Il meccanismo di assuefazione è dietro l’angolo. E l’esploratore smarrito si può perdere e può andare alla deriva, in una pericolosa dipendenza da sito di incontri.
Essere tempestati di messaggi da leggere, vagliare e smistare, secondo una hit parade del desiderio richiede tempo. Tu sì, tu no, tu forse. Tu subito, tu poi, tu mai.
Fatta la scrematura dei messaggi più interessanti, si procede con l’approccio. Qui gioca un ruolo di primo piano cosa si è scritto nel proprio profilo. Se si è in cerca di un’avventura occasionale, è tutto più rapido. Se si è in cerca di una relazione più romantica, un pochino di tempo in più è concesso.
I più arditi passano subito al sexting, la richiesta di foto osè, in un reciproco scambio. Tutto molto esplicito, e finalizzato all’amplesso da consumare, più rapidamente possibile. La dinamica è sempre quella. Il passo successivo è la “one night stand”. L’incontro durerà solo una notte. Entrambi i partner lo sanno già dall’inizio. Sia che la prestazione sia fantastica, noiosa o disastrosa, lui sparirà come un fantasma. Come da copione. Misteriosamente, la domanda e l’offerta raramente si incontrano. E continua all’infinito la giostra degli incontri.