Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso, alla truffa e all’abuso d’ufficio: sono i reati ipotizzati a vario titolo dalla procura di Bari nell’inchiesta, avviata cinque anni fa e giunta a conclusione, a carico di una quarantina di indagati per la presunta illecita gestione della sanita’ pugliese.
Il fascicolo e’ soprattutto legato al business milionario delle convenzioni e degli accreditamenti delle strutture sanitarie private presso la Regione Puglia. Nel registro degli indagati sono iscritti i nomi di dirigenti e funzionari dell’assessorato regionale alla sanita’, di imprenditori e di responsabili legali di cliniche private pugliesi.
L’indagine ha preso il via esaminando un presunto conflitto di interessi dell’allora assessore alla sanita’ della Regione Puglia, Alberto Tedesco (Pd), ora senatore del gruppo Misto, i cui figli sono soci di aziende che operano in campo sanitario.
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