“Il presidente Zingaretti chiede lo stato di emergenza per gli incendi che si stanno verificando a Roma e nella sua provincia, come ad esempio quelli che si sono generati nella zona industriale di Tor di Quinto, in via Camposampiero che ha già incenerito diversi capannoni, e a Palo Laziale nel comune di Ladispoli che ha devastato il prezioso bosco sulla via Aurelia. L’Area metropolitana di Roma merita certamente aiuti straordinari, ma Zingaretti ha fatto solo il suo dovere. Non tenti però di distogliere l’attenzione dalle sue gravi responsabilità di governo del Lazio”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Emblematico – prosegue Santori – è quanto accaduto ieri sia al confine tra Lazio e Toscana, con il pericoloso incendio di Capalbio, e ancor più quanto si è verificato sul litorale da Maccarese a Ladispoli. Migliaia di persone sono rimaste in balia degli eventi dopo i clamorosi ritardi ferroviari conseguenti agli incendi che hanno lambito la linea della FL5 Roma-Civitavecchia-Grosseto. I bus sostitutivi messi a disposizione da Rfi erano insufficienti per soddisfare una tale mole di utenti che si era riversata nei piazzali antistanti le stazioni, e così si è generato il caos, alimentato anche dalle scarse informazioni e dall’esiguo personale presente in loco. Trenitalia ha dato prova di una gravissima superficialità e deve essere sanzionata così come prevede il contratto di servizio”
“Presenterò una interrogazione al presidente della Regione Lazio – assicura Santori in conclusione – per capire quali siano stati i motivi per cui non sia stato predisposto un piano di mobilità speciale regionale che potesse supportare i cittadini in queste circostanze purtroppo prevedibili, alla luce della scarsa manutenzione delle sterpaglie a rischio incendio lungo la linea ferroviaria. Non possiamo tollerare che ad andarci di mezzo siano sempre i cittadini che pagano un servizio deficitario e sono costretti tutti i giorni a fare i conti con collegamenti e trasporti scadenti e incerti”.
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