Da alcuni anni gli italiani segnalano sempre piu’ spesso alle autorita’ preposte la presenza di incendi boschivi ma quando poi devono indicare alle forze di polizia chi ha innescato un rogo, il coraggio, spesso, viene loro meno. Insomma, mentre tanti chiamano il 1515 per dire che e’ in atto un incendio, sul fronte della segnalazione dei piromani si potrebbe fare di piu’. E’ quanto quanto si evince parlando con i responsabili del Corpo forestale dello Stato, in prima linea in questi mesi di grande caldo nell’affrontare l’emergenza roghi, che purtroppo e’ in forte aumento.
Rispetto a 5-7 anni fa e’ dunque aumentato in modo considerevole il numero di italiani che segnala al 1515 – gratuito e attivo tutti i giorni, 24 ore su 24 – i roghi in atto. Quest’anno fino, al 10 agosto, sono giunte al 1515 oltre 52 mila chiamate, la maggior parte delle quali, oltre il 65%, sono state segnalazioni di incendi boschivi e richieste di soccorso. A questo successo hanno contribuito, in modo importante, le campagne di comunicazione contro gli incendi boschivi. Quest’anno a vigilare sui boschi c’è un forestale d’eccezione: l’attore Terence Hill, nuovo testimonial dello spot antincendio del Corpo forestale dello Stato. Proprio alle campagne di comunicazione antincendi boschivi del Corpo forestale dello Stato è dedicata la mostra: "Spegni il fuoco, accendi la passione", aperta fino al 29 settembre, che raccoglie tutta la produzione di spot televisivi realizzati dal Corpo a partire dal 1990 e altro materiale: manifesti, depliant, opuscoli, gadget realizzati a partire dagli anni ’70. Grazie a queste campagne – diventate sempre piu’ sistematiche e articolate soprattutto dal 2000, anno in cui e’ nata la legge quadro sugli incendi boschivi, e’ stato creato il Nucleo investigativo anti incendi boschivi del Cfs e che rimane purtroppo famoso anche per l’incendio della grande pineta di Ostia, sul litorale romano – non c’e’ piu’ negli italiani indifferenza o sottovalutazione del ‘problema incendi’.
Diverso e’ il caso, pero’, in cui si tratta di segnalare gli autori dei roghi. ‘Su questo fronte – spiega Marco Di Fonzo, commissario responsabile del Nucleo investigativo antincendio boschivo del Corpo forestale dello Stato – c’e’ stato un miglioramento ma e’ mancato, finora, quello scatto di orgoglio che servirebbe per tutelare il patrimonio boschivo italiano. Eppure a noi basta una segnalazione, una targa, una confidenza, un sospetto, insomma una indicazione di massima per aiutarci a risalire agli autori di questi reati’. Il 95% degli incendi e’ dovuto a motivi antropici, ovvero a cause dolose o colpose. Dal 1 gennaio al 10 agosto di quest’anno il Corpo forestale ha denunciato 295 persone per il reato di incendio boschivo: 288 sono state denunciate a piede libero e 7 sono state arrestate. ‘C’e’ un grande bisogno della collaborazione dei cittadini – conclude Di Fonzo – se un bosco brucia, va a fuoco la casa di tutti’.
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