Su Libero un focus sul Venezuela, paese del Sud America che in questi giorni vive una drammatica crisi. Gli italiani registrati nei due consolati italiani in Venezuela, Caracas e Maracaibo, sono circa 160mila, scrive il quotidiano. Di questi, la maggior è in possesso anche della cittadinanza venezuelana.
Fortissima la presenza italiana in Venezuela, che risale a Cristoforo Colombo, il quale nel suo terzo viaggio scoprì il Paese, e poi al fiorentino Amerigo Vespucci che lo battezzò Venezuela, “piccola Venezia”.
Si stima che siano più di un milione e mezzo i venezuelani con ascendenza italiana. La presenza
L’avvio delle relazioni ufficiali tra i due Paesi risale al 1856, mentre con il Regno d’Italia nel 1861 fu sottoscritto il Trattato di amicizia, commercio e navigazione.
La presenza italiana – scrive ancora Libero – assunse però una certa consistenza solo a partire dai primi del Novecento, e in particolare nel Secondo Dopoguerra, con l’immigrazione soprattutto dall’Italia centrale e meridionale.
Il governo italiano è vicino agli italiani in terra venezuelana. Nei giorni scorsi, grazie a un accordo tra Italia e Venezuela, è iniziato un programma di distribuzione di medicinali agli italiani e agli italo-venezuelani più bisognosi in Venezuela.