La lista di centrosinistra che appoggerà il candidato sindaco Paolo Braganza e che si presenterà alle elezioni comunali che avranno luogo qui a Roncoferraro (in Provincia di Mantova) ha in programma l’impegno di ottenere medici di base per tutti.
Ci si dovrebbe chiedere come faranno Braganza e la sua lista a rispettare tale impegno in caso di vittoria alle elezioni. Dovranno cercarli col lanternino.
Secondo la Fondazione Gimbe, in tutta Italia, mancano all’appello ben 3.114 medici di base. Sempre secondo la Fondazione Gimbe, in tutta Italia ci saranno ben 11.439 medici che compiranno 70 anni entro il 2026. Il dato è preoccupante.
Purtroppo, la figura del medico di base sta scomparendo. Questo è dovuto ad alcuni fattori non di poco conto. Il più importante è il fatto che un medico di base debba affrontare dei costi molto importanti per mantenere il proprio studio. Basta pensare alle tasse e alle spese per le utenze o (se i locali fossero affittati) all’affitto.
Ciò aggrava il fatto che un medico in Italia guadagni meno dei suoi colleghi all’estero e spinge molti giovani medici italiani a emigrare all’estero. Questa è la triste realtà.
Inoltre, al giorno d’oggi il medico di base può fare poco, meno di quello che faceva in passato. Forse, non si è imparato nulla dall’esperienza del Covid.
Se si fosse data maggiore importanza alla medicina territoriale (i medici di base, appunto) si sarebbero potuti contenere di più i contagi e le morti. Invece, la politica del governo di allora ha depotenziato la figura del medico di base, anche riguardo al vaccino e agli effetti avversi. Dunque, si rischia di perdere una parte molto importante della nostra sanità.
Per evitare ciò, serve un’inversione di tendenza, la quale potrebbe essere data, per esempio, ridando potere ai medici di base.