La lingua italiana è musica e poesia. La nostra lingua è la nostra identità. Eppure l’Italia è l’unica nazione fra quelle di lingua neo-latina in Europa a non avere scolpito nella propria Costituzione che l’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica.
Tanti quelli che hanno fatto meglio di noi: i fratelli spagnoli, i cugini francesi, i familiari portoghesi e romeni. Insomma, tutti – si legge sul quotidiano Il Messaggero – hanno capito il significato e la bellezza di ricordare tra i primissimi articoli delle loro Costituzioni, che la lingua è l’identità primaria del patrimonio culturale e nazionale.
A Roma da quasi trent’anni ogni legislatura prova ad aggiungere all’articolo 12 che l’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica, ma la modifica costituzionale non arriva mai alla quarta votazione del Parlamento e in Gazzetta Ufficiale. Perché?
Dobbiamo essere fieri della nostra cultura, è il nostro più grande tesoro. L’Italia è una superpotenza culturale e merita di avere la lingua italiana inserita in Costituzione come quella ufficiale del nostro Paese.