Sono ben 11,6 milioni i fumatori in Italia, ossia 1 cittadino su 5. Secondo i dati forniti dal report dell’ISS, di questa cifra totale di fumatori 7,1 milioni sono uomini e 4,5 milioni donne. Proprio la percentuale femminile appare in netto aumento: basti pensare che, nell’arco di un solo anno, è stato registrato un incremento di donne fumatrici (in particolare adolescenti) del 24%. Poco meno della metà di esse fuma circa un intero pacchetto al giorno e il vizio comincia già all’età di 10-13 anni.
Negli ultimi cinque anni, inoltre, è stata ravvisata un’importante crescita di fumatori che passano alla sigaretta elettronica, un dispositivo che viene utilizzato dal 22% dei maschi fumatori e dal 13% delle femmine fumatrici.
Le conseguenze del fumo sull’ambiente
I numeri di fumatori che passano alla sigaretta elettronica fanno ben sperare dal punto di vista della riduzione dell’inquinamento, anche perché tendenzialmente chi sceglie questo dispositivo lo fa per provare ad abbandonare questo brutto vizio. Il fumo, infatti, non fa male solo a chi si concede qualche sigaretta, introducendo all’interno dell’organismo sostanze tossiche e cancerogene, ma anche a chi gli sta intorno, ambiente compreso.
Ogni anno, infatti, vengono gettati circa 2 milioni di tonnellate di mozziconi di sigaretta, che portano con sé tutte le sostanze che vengono trattenute dal filtro, avvelenando letteralmente il pianeta, in particolare l’ecosistema marino. Una volta entrato a contatto con l’acqua, il mozzicone sprigiona tutto ciò che ha all’interno, influenzando in maniera negativa l’equilibrio vitale di moltissimi microrganismi e organismi viventi. Proprio per questo meccanismo di dispersione, è sbagliata anche l’abitudine di gettare la sigaretta a terra e schiacciarla con il piede: così facendo, infatti le sostanze si disperdono sul terreno e alla prima pioggia vengono assorbite, oppure trascinate negli scarichi fognari, andando di conseguenza a finire nei fiumi, nei laghi o nei mari.
I vantaggi per chi smette di fumare
Meglio smettere, insomma, sotto tutti i punti di vista. Riuscirci non è un’impresa da poco ma, se ci si arma di una buona dose di motivazione e ci si sforza di seguire i consigli degli esperti sui diversi modi efficaci per smettere di fumare, le probabilità di successo sono superiori rispetto a quanto si è portati a pensare. Per incoraggiare i fumatori a dire definitivamente addio alle sigarette si è pensato anche di premiarli con denaro o voucher; questa strategia sembra funzionare davvero, come dimostrano i risultati dello studio condotto dall’Università di East Anglia, ma i vantaggi in questo senso non sono solo di natura economica.
Si tratta di un passo importante per la propria salute che comporta esclusivamente benefici, alcuni dei quali sono riscontrabili in appena tre giorni senza sigarette. Tanto basta infatti per migliorare l’ossigenazione, ridurre l’affaticamento dei muscoli, incrementare la resistenza nell’attività fisica e la reattività cerebrale. Con il passare delle settimane, poi, sarà possibile notare un miglioramento dei sensi del gusto e dell’olfatto, mentre dopo un anno di astinenza dal fumo sparirà quell’antiestetico colore giallastro dei denti e delle unghie, ma soprattutto si dimezzerà il rischio di malattie cardiovascolari (infarti del miocardio e ictus in particolare). Continuando con perseveranza, infine, con il trascorrere degli anni diminuiranno anche i rischi di tumore.