Carlo Motta “è in partenza, insieme all’amico Enzo Bernasconi, per l’Argentina”. Così si legge sul Il Giorno (ed. Lecco-Como-Sondrio). “Facciamo parte di Bicipace e dal 26 febbraio al 24 marzo realizzeremo un viaggio in Argentina in bici.
Percorreremo una parte della mitica strada nazionale 40, arriveremo nella zona di Mendoza, ci spingeremo a Punte del Inca, e poi sino al passo Cumbre, al confine con il Cile. Ritornati a Mendoza andremo verso Alta Gracia, dove visiteremo la casa museo di Che Guevara, che fu il primo cicloviaggiatore argentino.
Da Alta Gracia raggiungeremo Cordoba, altra città simbolo della grande migrazione italiana; da lì caricheremo le bici su di un bus che ci porterà sino a Buenos Aires” spiega al quotidiano.
L’obiettivo del viaggio è quello di “ripercorrere una piccola parte di quelle strade che un’enorme emigrazione tra il 1871 ed il 1915 ha portato in Argentina quasi due milioni di connazionali” aggiunge.
“Tra il 1880 ed il 1920 dei 30.000 abitanti del Mandamento di Cuggiono (Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Castano Primo, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Magnago, Nosate, Robecchetto, Turbigo, Vanzaghello e Villa Cortese) in oltre 12mila si imbarcarono in veri e propri viaggi della speranza attraversando l’Atlantico in cerca di una vita migliore” ricorda il quotidiano.