Il Belgio è uno stato molto piccolo per quanto riguarda la sua estensione territoriale, ma questa terra terra è molto nota per la sua prosperità, per la sua ricchezza di storia e di cultura. I più conosceranno il Belgio per le sue specialità gastronomiche, in particolare per una birra di antica tradizione, l’irrinunciabile cioccolata e le celebri patatine fritte. Tuttavia, c’è molto di più da scoprire.
Il Belgio si divide in tre regioni confederate: a nord quella delle Fiandre, nella quale si parla prevalentemente olandese, al centro la regione bilingue Bruxelles-Capitale e a sud la Vallonia, regione in prevalenza francofona. In Vallonia vive il 32% della popolazione belga. In terra, a confine con Francia, Germania e Gran Ducato del Lussemburgo, nell’arco dei secoli tante differenti culture sono entrate a contatto tra loro.
La Vallonia è una regione prevalentemente verde, qui si trova infatti l’80% di tutte le foreste del Belgio. Vi scorrono numerosi fiumi, uno su tutti la Mosa. Il terreno di questa regione è ricchissimo di carbone, tanto che l’economia del luogo è stata per decenni legata all’estrazione e alla lavorazione di questo combustibile fossile.
Raggiungere la Vallonia è molto semplice. Arrivando all’aeroporto Charleroi di Bruxelles basta prendere poi una navetta e un treno che porteranno direttamente a Liegi. Arrivare in treno a Liegi è già di per sé piuttosto suggestivo. Si viene subito accolti dalla stazione ferroviaria Liegi – Gare Guillemins, disegnata dall’architetto Santiago Calatrava. La stazione, inaugurata nel 2009, si affaccia sulla Mosa e con i suoi 40 metri di altezza, 200 metri di lunghezza e 73 metri di larghezza rappresenta la stazione ferroviaria più grande d’Europa. Liegi ha dato i natali a personaggi illustri come Hergé, il disegnatore di Tintin, e George Simenon, il padre letterario del Commissario Maigret. La città di Liegi oggi è una città universitaria piena di vita, celebre
in particolare per il suo Carrè, un quadrato di strade del
centro che ospita la movida e le vie dello shopping. Liegi è nota anche come la
“città ardente”. Ce lo ricorda la bandiera della Vallonia che capeggia
su molti edifici: su sfondo giallo si staglia un gallo rosso con la zampa
alzata, ad indicare la sua attitudine battagliera.
Se Liegi è una delle città più celebri del luogo, la capitale della Vallonia è
però Namur. Questa si trova alla confluenza dei fiumi Mosa e
Sambre e si sviluppa intorno a una cittadella fortificata,
costruita secoli addietro su uno sperone roccioso che si erge sulla città.
Questa fortificazione è segno dell’antica storia di conquiste e
battaglie che per secoli hanno infiammato il sud del Belgio. Oggi il
passato militare del luogo resta solo una memoria. La città è nota per la sua
intensa vita culturale, in particolar modo per l’organizzazione di festival
musicali.
Sempre nel segno della musica si arriva a Dinant, un’altra città legata alla roccia. Cittadella fortificata del XI secolo, Dinant sorge dove roccia e acqua si incontrano in modo spettacolare. Oltre al suggestivo paesaggio, uno degli elementi caratteristici del luogo è la ricorrenza di un preciso strumento musicale, il sax. Dinant è infatti la città natale di Antoine Joseph Sax, detto Adolphe, vale a dire l’inventore del sassofono.
Se oltre alla musica e alla cultura si cerca anche un po’ di benessere per il corpo, non si può mancare di far tappa a Spa. A Spa si trova uno dei casinò più antichi e celebri d’Europa, nonché degli apprezzatissimi stabilimenti termali. Il luogo era conosciuto già dall’antichità per le sue fonti termali e nel XVI secolo vi si sviluppata una città prospera e fiorente. Molti erano i nobili inglesi che si recavano in questo luogo per fare i loro bagni, tanto che nella lingua inglese con il termine “spa” si indicano oggi le terme in senso generico. La vita mondana di Spa è stata magistralmente rappresentata nella pellicola “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick. Che certi luoghi fossero molto apprezzati dalla nobiltà dei tempi che furono lo vediamo anche dai giardini di Durbuy, località nota come “la città più piccola del mondo”, celebre per i suoi raffinatissimi giardinetti, in particolare per il suo “Parc des
Topiaires”. Qui sono raccolte più di 250 differenti piante abilmente potate secondo forme geometriche o di fantasia.
La Vallonia però è anche molto altro. Si cambia completamente atmosfera visitando quello che resta delle miniere di carbone un tempo attive in questi luoghi. Alcuni di queste miniere sono passate tragicamente alla storia, una su tutte la miniera Bois du Cazier di Marcinelle, nella quale persero la vita 262 minatori, quasi la metà di questi era di origine italiana. È possibile anche far visita anche ad un museo dedicato al carbone, all’acciaio e al vetro.
Chi si interessa di storia non può non recarsi infine a Waterloo, località celebre per la grande battaglia che mise fine al sogno napoleonico. Poco distante dalla cittadina si trova un tumulo di 45 metri sul quale si erge un maestoso leone in bronzo in memoria della straordinaria battaglia.
Spostarsi in Vallonia è molto semplice e veloce, tante sono le cose da vedere nell’arco di pochi chilometri. È la regione perfetta per esplorare il centro dell’Europa e muoversi fra diversi confini tra storia, cultura e natura.