Parte l’assalto al decreto Imu prima ancora che esso approdi in Parlamento: nel mirino sono le coperture individuate dal governo per raccogliere le risorse necessarie all’abolizione dell’imposta, cosi’ come aveva chiesto il Pdl. Sono in particolare la sforbiciata al comparto sicurezza e la sanatoria per le slot-machine a suscitare critiche e l’annuncio di battaglie parlamentari. E in questo quadro Scelta Civica rilancia la polemica con il Pdl e la necessita’ di modificare le norme sulla stessa Imu. Proprio il leader di Scelta Civica, Mario Monti, ha oggi aperto le polemiche, criticando il ”diktat” del Pdl sull’Imu, la cui abrogazione per tutti ”rende il sistema fiscale meno equo e meno progressivo”. E alle critiche di Maurizio Gasparri per il taglio di 55 milioni al comparto sicurezza, inserito tra le coperture del decreto, si e’ levata la rabbiosa risposta di due parlamentari di Scelta Civica, Domenico Rossi e Enrico Zanetti, responsabile fisco dei ‘montiani’, che addebitano i tagli proprio al Pdl che ha imposto l’esenzione Imu anche per i redditi alti. Ed hanno pure prospettato la possibilita’ di superare questo esenzione totale in sede di esame in Parlamento, che comincera’ la prossima settimana alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Per altro anche il Pd, con Emanuele Fiano e Ettore Rosato, dicono che il taglio al comparto sicurezza ”non puo’ essere accettato”, perche’ quei 55 milioni furono inseriti con voto bipartisan nell’ultima legge di stabilita’ per sbloccare il turn-over in questo comparto. E preannunciano una ”battaglia parlamentare” per evitare questa scure. E anche l’Udc Antonio De Poli invita a tagliare semmai ”i rami secchi della P.A”.
Altra polemica, nata in casa Pd, riguarda il capitolo entrate, con il condono dei circa 2,5 miliardi che le aziende che gestiscono le slot-machine devono allo Stato, condono dal quale il governo punta a ricavare subito 600 milioni: una norma ”eticamente insopportabile” dice Margherita Miotto, supportata da Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione Antimafia. Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, invita a evitare polemiche preventive, perche’ anche in passato le coperture sono state modificate dal Parlamento. E sulla possibilita’ di modifiche concorda il sottosegretario alla Presidenza, Giovanni Legnini. Ma il vice-ministro dell’Economia, Stefano Fassina, avverte: ”la situazione e’ difficilissima, e solo chi non conosce il bilancio dello Stato puo’ dire che ci sono facili risorse da recuperare”. Anche perche’ se si vuole evitare l’aumento dell’Iva servono altre risorse e altri tagli. Legnini lancia un ”lodo” che pero’ rischia di riaprire in Parlamento la guerra tra Pdl e Pd: ”In Parlamento si rifletta sull’equita’ delle scelte fatte sull’Imu: a me e’ stata tolta ed ho un reddito alto. Mi si chieda un altro contributo”.
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