“Seguo da sempre con grande attenzione le iniziative parlamentari degli eletti all’estero, in questa legislatura come in quelle precedenti. Lo faccio perché credo sia importante sapere quale lavoro stiano portando avanti a favore dei connazionali che li hanno eletti. Cerco di mantenermi informato il più possibile, prima di tutto da cittadino italiano nel mondo e poi come presidente di un movimento da sempre vicino agli italiani residenti oltre confine”. Lo dichiara in una nota Massimo Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà e membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
“Devo ammettere che a guardare ai primi mesi di questa legislatura non c’è da stare tanto allegri: al di là delle passerelle e dei selfie spiattellati sui social, i problemi degli italiani all’estero sono ancora tutti lì sul tavolo e non c’è nessuno, al momento, che se ne stia occupando davvero. Tra gli attuali eletti all’estero, infatti, non sono pochi quelli che appaiono praticamente in vacanza. Una bella vacanza con stipendio di lusso e voli in prima classe pagati. Se almeno lavorassero un po’… se almeno producessero qualche risultato concreto. Invece zero”.
“Intanto – prosegue Romagnoli – i nostri connazionali, soprattutto quelli residenti in Europa, saranno costretti tra un paio di mesi a versare la prima rata dell’IMU, quella iniqua e odiosa tassa sulla loro prima e unica abitazione in Italia, che sono ancora costretti a pagare perché nessuno è stato in grado di eliminarla una volta per tutte. E’ solo un esempio di ciò che andrebbe fatto e che invece non si fa”.
“Ecco perché l’insediamento del nuovo Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è ancora più importante: con questi eletti all’estero, dobbiamo darci una mossa come CGIE se vogliamo davvero dare voce e soluzioni ai tanti italiani all’estero che ci osservano dal mondo e che si chiedono quanto tempo ancora saranno costretti ad attendere prima di vedere risolti alcuni dei loro annosi problemi”.