Gentile Direttore,
ho letto con interesse l’articolo di qualche giorno fa sull’inutilità dei parlamentari della Circoscrizione estero che non hanno mosso un dito a proposito della tassa discriminatoria sulla prima casa degli italiani residenti oltre confine, a firma di Gerardo Petta e Mario Pingitore.
Innanzitutto ringrazio gli autori dell’articolo, a nome mio e di tanti altri che la pensano allo stesso modo, per aver avuto il coraggio di criticare l’operato dei suddetti parlamentari con un’ironia intelligente e costruttiva e poi per essersi espressi in modo semplice, chiaro e diretto su questa problematica che dovrebbe far riflettere tutta la comunità italiana, insieme ai Comites e al CGIE che hanno altrettante colpe per il loro “dolce far niente”.
D’altra parte, quando si appartiene alla stessa “famiglia”, non ci si fa mai la guerra contro, e così questi tre Organi di rappresentanza degli italiani all’estero, Comites, CGIE e Parlamentari, si sono rivelati, per l’ennesima volta, inutili e incapaci, come è stato ben specificato nell’articolo sopra citato.
Sembra che ad essi interessi solo indire le elezioni del Comites per la primavera del 2014, come ha dichiarato il segretario generale del CGIE, Elio Carrozza, e non l’abolizione della tassa sulla prima casa degli italiani all’estero. Costui, in un’intervista rilasciata da poco, ha minacciato addirittura le dimissioni se da parte del Ministro degli Esteri, Emma Bonino, arrivasse un ulteriore rinvio sul rinnovo dei Comites.
Io spero, invece, che il Ministro cancelli definitivamente questi passivi e inutili Organi di rappresentanza degli italiani all’estero e invito il segretario generale del CGIE a dimettersi immediatamente insieme ai suoi “compari”, cioè tutti gli altri membri, perché la Comunità italiana non ha bisogno di persone incompetenti e fannullone come loro.
Mi auguro che gli italiani residenti all’estero si sveglino dal letargo in cui sono caduti da molti anni e inizino a far sentire la propria voce, altrimenti continueranno a subire ogni sorta di ingiustizia, come la tassa sulla prima casa, per colpa di molti “ciarlatani”.
Infine, non capisco nemmeno i Responsabili e i Partiti per l’Estero che sull’IMU continuano a ignorare la gravità del problema, senza intraprendere delle concrete iniziative. Forse, perché non vogliono danneggiare i loro amici eletti nella Circoscrizione estero? O si stanno già preparando per le prossime elezioni politiche? State attenti però, egregi esponenti dell’emigrazione, perché la comunità italiana si sta stancando delle vostre prese in giro e alla fine vi pagherà con la vostra stessa moneta. Vi aspettiamo con ansia alla prossima tornata elettorale!
Concludo, affermando che non abbiamo bisogno né di Comites, né di CGIE e neppure dei 18 Parlamentari della Circoscrizione estero che, in fondo, contano nel Parlamento italiano come il due di coppe quando la briscola è denari!
Cordiali saluti,
Maurizio Raviola, Zurigo
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