L’Imu sulle case in Italia degli italiani nel mondo ha tenuto con il fiato sospeso, per giorni, milioni di connazionali residenti all’estero. Il governo Monti ha deciso di considerare seconda casa la prima abitazione posseduta nel BelPaese da quei connazionali che vivono oltre confine. Una grossa ingiustizia, una vera e propria ferita agli italiani nel mondo, che non e’ stata del tutto sanata dalla soluzione a cui si e’ giunti alla fine: tocchera’ infatti ai comuni decidere se considerare prima o seconda casa l’abitazione degli iscritti Aire, con le note conseguenze sull’aliquota, più o meno pesante. Certamente e’ stato fatto un passo in avanti, ma la vera battaglia da vincere, il vero obiettivo a cui arrivare, era quello di ottenere dal governo che gli italiani all’estero potessero pagare per la loro prima casa la stessa aliquota che pagano per la loro prima abitazione gli italiani d’Italia.
Alcuni dei parlamentari eletti all’estero hanno certamente fatto il massimo, tuttavia cio’ che ha deciso di concedere l’esecutivo guidato da Mario Monti ai connazionali ci sembra solo un contentino, se non addirittura uno scaricabarile. Dispiace osservare che ci sia stato poco impegno per arrivare a una soluzione vicina agli italiani residenti all’estero: in particolare, la sensibilita’ del PdL in tutta questa vicenda ci e’ sembrata davvero tiepida. A leggere alcune dichiarazioni sulle agenzie di stampa, pare anzi che proprio il PdL abbia più di ogni altro partito ostacolato il percorso che avrebbe potuto portare forse a una soluzione più netta, che in molti auspicavano, quella cioe’ di considerare sempre e comunque come prima casa l’abitazione dei connazionali. E’ davvero un peccato dover constatare che fra gli eletti all’estero esistano persone che sembrano avere ormai dimenticato il loro impegno nei confronti delle comunita’ italiane sparse per il mondo, nei confronti di quegli italiani che con il loro voto li hanno inviati a Roma. Come italiana residente all’estero da una vita, mi sarei aspettata molto di più da alcuni eletti oltre confine, che invece giorno dopo giorno non fanno altro che dimostrare di non avere ne’ la forza, ne’ tanto meno la voglia, di lottare per difendere gli interessi dei tanti italiani nel mondo che guardano a Roma e all’Italia con sempre maggiore sfiducia.
*già senatrice di Forza Italia nella passata legislatura
Discussione su questo articolo