"Ho letto le dichiarazioni degli onorevoli Fedi e Garavini, Pd, dopo la decisione degli eletti all’estero del Partito Democratico di astenersi sull’emendamento targato Bueno che riguardava l’Imu degli italiani nel mondo. E francamente non capisco – nessuno capisce – le loro arzigogolate strategie. Imu come prima casa agli emigrati? Ogni volta che qualcuno presenta un Odg, una proposta di legge o un emendamento per riparare questa grande ingiustizia, gli eletti all’estero del Pd – come credo tutti i 18 parlamentari eletti oltre confine – dovrebbero applaudire in automatico. Se e quando non lo fanno, si ritrovano ad arrampicarsi sugli specchi in maniera ridicola, e a scivolare”. Così Ricky Filosa, direttore di Italiachiamaitalia.it, replica al commento che l’On. Marco Fedi, Pd, eletto all’estero e residente in Australia, ha postato nello spazio relativo ai commenti Faceboook in calce all’ultimo editoriale di Filosa, intitolato "Imu italiani all’estero, Pd razzola male: così si bastonano gli italiani nel mondo".
“Ci facciano un favore, Fedi, Garavini e i loro colleghi Pd: ci risparmino il melodramma", continua il giornalista: "qualsiasi cosa possano dire, i fatti parlano chiaro e la realtà è una sola: si sono astenuti su un provvedimento di vitale importanza per gli italiani all’estero. Punto. Votare a favore, come ho avuto modo di sottolineare di recente, non avrebbe comunque cambiato l’esito del voto e quanto meno gli eletti esteri del Pd avrebbero dimostrato la loro buona volontà. Tutto il resto sono inutili tecnicismi e antipatiche giustificazioni. Insomma, fuffa”.
“Siamo alle solite – conclude Filosa -, gli eletti all’estero del Partito Democratico si riempiono la bocca di chiacchiere, ma poi ogni volta vogliono fare le primedonne e sono incapaci di collaborare e fare squadra con i loro colleghi eletti oltre confine, a meno che – ovvio – non facciano parte del loro stesso partito. No, grazie, risparmiateci le vostre inutili elucubrazioni e fatevi un bell’esame di coscienza”.
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