“Il MAIE ci aveva provato al Senato ma il Governo non ha fatto passare i nostri emendamenti. Così ci abbiamo riprovato alla Camera. Lunedì scorso – ha spiegato il giovane deputato italo sudamericano on. Mario Borghese – si votava, infatti, sull’emendamento del MAIE che chiedeva che agli immobili adibiti ad uso residenziale di proprietà di cittadini italiani all’estero, si applicasse, ai fini dell’IMU e della TASI, il regime previsto per gli immobili adibiti ad abitazione principale (gli emendamenti MAIE erano stati tra l’altro preparati con la partecipazione del Comites di Hannover, attraverso il suo Presidente Giuseppe Scigliano, una forma di collaborazione che vorremmo replicare anche con altri Comites del mondo e col CGIE)”.
“Perché i cittadini residenti all’estero sono gli unici italiani che pagano, e continueranno a pagare, la tassa sulla prima casa? Il nostro emendamento in Commissione Bilancio è stato respinto grazie al voto contrario del PD e di tutta la maggioranza che sostiene il Governo Renzi! Non riesco a capire come la maggioranza degli eletti all’estero possa votare la fiducia a questo Governo che fa una politica totalmente contraria agli interessi dei nostri connazionali. E’ incredibile che quelli che in passato ci hanno accompagnato contro una certa politica del Governo Berlusconi, oggi votino a favore di politiche ancora peggiori di quelle solo perché fatte da un’altra parte politica”, ha concluso il giovane deputato del MAIE.
“L’eliminazione dell’IMU, anche per chi risiede all’estero, è un principio di buon senso – ha aggiunto l’on. Merlo – che avrebbe posto rimedio ad una grave ingiustizia: perché questa è una tassa che, secondo noi, rasenta l’incostituzionalità”, ha sottolineato il presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
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