Si è finalmente in parte sbloccato l’iter parlamentare della questione dell’esenzione dell’IMU sulle abitazioni possedute in Italia dagli italiani all’estero. Decisivo è stato il pressing esercitato negli ultimi mesi dai parlamentari del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Come ha spiegato in una nota la candidata MAIE alle europee, Elisabetta Cassano: "E’ un buon inizio. L’emendamento approvato dal Senato accoglie – in parte – quella che è una delle battaglie fondamentali del MAIE, presente anche del nostro programma per le elezioni europee: fare in modo che gli italiani all’estero non siano soggetti a questa tassa odiosa su un bene che spesso rappresenta un vero – forse l’unico – legame affettivo col paese d’origine".
Il Senatore Claudio Zin ha aggiunto: "La tassazione sull’abitazione posseduta in Italia – spesso eredità familiare, oppure bene acquistato dagli potersi un giorno ‘ritirare’ a vivere nel paese d’origine – è percepita come una grande ingiustizia, oltre che come un peso economico, spesso difficile, a volte impossibile, da sopportare dai nostri connazionali oltreconfine". E spiega: l’emendamento approvato dal Senato “è solo un parziale accoglimento delle nostre richieste, in quanto l’esenzione riguarda solo una parte – i pensionati – ma non tutti gli italiani residenti all’estero proprietari di immobili… Si poteva fare di più”.
“Noi del MAIE – conclude – consideriamo questo solo un primo piccolo passo verso l’abolizione definitiva di questa assurda ingiustizia e continueremo a lottare fino a quando non raggiungeremo il nostro obiettivo".
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