Cresce il numero degli italiani all’estero discriminati rispetto ai connazionali in Italia per effetto dell’applicazione delle norme previste in materia di IMU. La forte lievitazione di tale numero e’ dovuta alla recente decisione del governo di escludere i pensionati Inps dalle esenzioni previste sulla casa di loro proprietà in Italia. Tale riconoscimento viene esteso ai soli pensionati che ricevono la pensione da enti stranieri.
La decisione del governo in carica, oltre a cogliere di sorpresa i nostri sprovveduti eletti all’estero, che anche alla luce di questa ulteriore sconfitta non oseranno reagire, provoca rabbia e delusione tra i pensionati esclusi.
Sostanzialmente la questione IMU ha generato e genera una profonda spaccatura tra l’Italia e gli italiani all’estero possessori di un immobile in Italia. Essa e’ considerata, per le sue discriminatorie modalità di applicazione, una misura assurda e profondamente ingiusta, determinando una forma di ribellione ed avversione istintiva nei confronti di tutti i rappresentanti eletti all’estero, dei politici italiani, del governo Renzi, dell’Italia in generale.
Imposta con la complicità e l’indifferenza quasi generale ed applicata ingiustamente per salvaguardare gli interessi territoriali, rappresenta un vero e proprio saccheggio nei confronti dei connazionali residenti all’estero, mentre nelle amministrazioni locali si assiste a sprechi e ruberie varie.
Sono state fatte promesse, generate aspettative, accese speranze, tutte sistematicamente deluse. E’ sembrata, è stata e sarà sempre la solita presa per il culo, questa è la sensazione percepita e che si percepisce. Per questo, in numero crescente e progressivo, gli italiani all’estero saranno costretti a mandare tutto e tutti al quel Paese e non permetteranno ai loro figli di continuare ad essere derubati da politici, amministratori e connazionali senza scrupoli.
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