Gentile direttore Filosa,
nel leggere il Suo editoriale riguardante la bocciatura dell’emendamento presentato dalla Bueno (USEI) relativo alla richiesta di sospensione della prima rata dell’Imu anche alle case degli italiani all’estero, sarebbe necessario, a mio avviso, aver un quadro di riferimento ben preciso dei diversi soggetti politici nazionali, per individuare le posizioni di partenza e poter successivamente individuare le responsabilità di ognuno di loro.
Pare, a quanto ci viene da capire, che quel clima politico "nuovo" che avrebbe potuto agevolare l’approvazione di provvedimenti di nostro interesse, sia solo stato profetizzato dai nostri rappresentanti eletti all’estero, ma ad un primo riscontro effettivo, avutosi con l’emendamento in questione, la realta’ effettiva contraddice di gran lunga le previsioni ottimistiche dei nostri rappresentanti eletti.
Tra l’altro, nei programmi elettorali dei nostri partiti politici in Italia, nessuno di essi aveva esplicitato la propria posizione specifica rispetto alla questione Imu per gli italiani all’estero, pertanto neanche l’esito delle votazioni può essere così sorprendente se appunto non si conosce la posizione di partenza o di riferimento.
Erano stati i programmi elettorali dei nostri candidati all’estero a fare riferimento, a titolo personale e per il loro tornaconto elettorale, al fatto che si sarebbe portata avanti questa prerogativa, consapevoli del fatto che i loro partiti, per i quali si candidavano, non avevano fornito nessuna garanzia al riguardo, ma fatto solo generiche promesse di impegno per gli italiani all’estero, carpendo in sostanza la buona fede dei loro elettori che avevano votato anche per il loro partito di appartenenza.
Non ci resta, se vogliamo dare senso ad un modo di procedere lineare e razionale, che partire da un punto fermo e cioe’ conoscere, peccato solo adesso, quale sia la posizione ufficiale effettiva delle segreterie o dei responsabili nazionali dei vari partiti nazionali. A tale scopo La prego di fornire a noi connazionali un’utile collaborazione, pregandoLa di sottoporre alle segreterie nazionali dei vari partiti una specie di intervista per conoscere la loro posizione al riguardo.
Sono sicuro che, come me, tanti altri connazionali Le sarebbero molto riconoscenti.
Avuto questo quadro di riferimento sarebbe anche più facile capire in quale contesto politico i nostri rappresentanti eletti sono costretti a muoversi, ma nello stesso tempo ci darebbe anche la possibilità di capire quale peso politico essi abbiano o abbiano avuto all’interno dei loro soggetti politici di appartenenza ed in che modo essi si relazionano ed interagiscono coi medesimi. Ma nello stesso tempo fornirebbe anche a noi elementi di valutazione personale.
I migliori saluti,
Nello Passaro
Discussione su questo articolo