Caro direttore,
sono un vostro assiduo lettore e apprezzo molto il ruolo che state svolgendo di tenere aggiornati i connazionali che vivono all’estero e di creare coesione e condivisione sui punti di interesse comune.
Devo fare tuttavia una considerazione se mi limito ai vostri articoli e iniziative del periodo post elettorale: vi vedo molto impegnati nel sottolineare tutte le cose buone fatte dai nostri eletti che sono al governo… il che non sarebbe poi disdicevole.
La mia domanda e perplessità è un’altra: non si parla più di che fine abbiano fatto le promesse elettorali dei vari candidati, poi eletti, sia di governo che di opposizione e, prima tra tutte, la promessa di abolire l’Imu sulla prima e unica casa in Italia dei residenti all’estero, proprietà che molti mantengono perché avuta in eredità o perché non intendono tagliare completamente le radici con la Patria.
Ricordo che questo era uno dei primi impegni presi da tutto “l’arco costituzionale”. Perché voi non ne parlate più? Perché non lo ricordate? Perché non iniziate un dibattito su questo tema aperto a tutti?
Grazie per l’attenzione,
Giuseppe Farina, iscritto AIRE a Istanbul
LA REPLICA DEL DIRETTORE
Caro Giuseppe, grazie per la tua email e per gli interrativi che poni. Il dibattito è aperto, da tempo, e non si è mai chiuso. Ecco che, anche grazie alla tua lettera, ItaliaChiamaItalia continua a parlare di Imu e italiani nel mondo. E’ un tema che non abbiamo certo dimenticato, anzi. E continueremo a portare avanti la nostra battaglia di sempre: via l’Imu per gli italiani all’estero.
Lo sappiamo, è una misura che costa parecchio. Ed è vero anche che effettivamente le priorità, dopo anni di chiusure di Ambasciate e Consolati e di tagli continui, erano altre: tra queste, i servizi consolari, appunto. Con questa manovra, non dimentichiamolo, sono in arrivo centinaia di nuovi impiegati per la nostra rete consolare, che contribuiranno a rendere più veloci ed efficienti i servizi ai nostri connazionali.
Ma la battaglia sull’Imu, certamente, rimane. Noi non molleremo e nel nostro piccolo continueremo a farci sentire. Tocca alla politica e al governo dare risposte. Continuiamo, insieme, la lotta. L’Imu sulla prima e unica casa in Italia degli italiani all’estero è una tassa odiosa, iniqua e vergognosa, che va cancellata prima possibile.