E’ corsa contro il tempo per i tecnici del Tesoro per riuscire a ‘coprire’ anche la cancellazione della seconda rata dell’Imu, dopo l’impegno del Governo a reperire 2,4 miliardi per scongiurare il pagamento a settembre della prima, che si sarebbe dovuta pagare a giugno. Un vero e proprio rush, quello dei tecnici di via XX Settembre, che se andra’ a buon fine consentira’ poi di rimpiazzare l’Imu con la Service tax dove, la tassazione sulla casa, dovrebbe essere piu’ leggera. Allo studio, in queste ore, e’ il gettito Iva dell’ulteriore, possibile tranche di 10 miliardi di pagamenti dei debiti arretrati della P.A., da cui potrebbe essere raggranellato un ulteriore miliardo. Una cifra, da accompagnare col condizionale, che farebbe cosi’ salire a complessivi 3,4 miliardi il ‘tesoretto’ per scongiurare l’Imu nel 2013. Non abbastanza, ma un passo avanti. Ma come sottolinea il Ministero dell’Economia, si tratta di cifre tutte da definire, in quanto il provvedimento si sta articolando proprio in questi giorni e, al momento, ”non e’ ancora definito”. Il giorno della verita’ sara’ comunque mercoledi’, quando il dispositivo sara’ vagliato dal consiglio dei ministri. Piu’ improbabile invece che, nello stesso CdM, venga affrontato anche il nodo-Iva. L’urgenza e l’importanza politica della questione Imu (sottolineata anche oggi da Angelino Alfano alla fine del vertice di Arcore: ”su prima casa e agricoltura non c’e’ piu’ tempo per rinvii e dilazioni”), rendono difficile anche l’esame del cosiddetto Piano Casa, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che ieri lo ha annunciato per la prossima settimana (potrebbe pero’ esserci un primo giro di tavolo).
Dal CdM di lunedi’ invece dovrebbe arrivare il via libera al pacchetto sulla P.A., con statali e Agenzia per la gestione dei fondi europei. I tecnici dell’Economia, comunque, lavorano anche ad altre ipotesi per il reperimento di risorse per stoppare l’Imu: da un aumento (una tantum?) delle accise su giochi, bolli e sigarette, all’allargamento dell’opera di spending review sulla spesa pubblica (che secondo la Cgia e’ aumentata del 69% in 15 anni), ma che e’ la strada piu’ stretta per ottenere risorse immediate. Se le ricognizioni dei tecnici dovessero portare alla conclusione che non esistono coperture per la cancellazione della seconda rata Imu, il nodo potrebbe essere sciolto in un secondo momento, inserendolo nella legge di stabilita’. In quella sede potrebbe essere istituita la Service tax che, come ribadito oggi dal ministro della Coesione territoriale, Carlo Trigilia, appare come la soluzione di compromesso. ”Sull’Imu si sono fatti progressi, si intravede la possibile soluzione attraverso una nuova tassa servizi. Ci sono ancora delle differenze di opinione, ma – ha assicurato – credo possano essere superate con un compromesso accettabile”. Un ottimismo che il ministro mostra anche sul futuro dei provvedimenti sulla P.A. e sulla ‘sua’ Agenzia per la Coesione. Il rinvio del pacchetto sugli statali a lunedi’ e’ stato tecnico e non politico, conferma Trigilia, dovuto – anche in questo caso – piu’ a questioni di natura finanziaria che politica. Qualche malumore e’ emerso per i poteri sostitutivi che il nuovo ente avra’ rispetto a Regioni e altre autorita’ in caso di gravi inadempienze o ritardi nella gestione dei Fondi europei, ammette Trigilia, garantendo pero’ che il problema sara’ risolto e lunedi’ il cdm sara’ in grado di approvare le misure. Comprese, evidentemente, anche quelle sull’assorbimento dei precari del pubblico impiego, imprescindibile per i sindacati, gia’ pronti alla mobilitazione, ma sulle cui modalita’ il Pdl si sarebbe messo di traverso venerdi’. Come detto, il lavoro non si ferma nel weekend nemmeno al ministero delle Infrastrutture. Se non sara’ nel Cdm del 28, in quello successivo potrebbe infatti arrivare il piano casa voluto da Lupi per aiutare, con il sostegno della Cdp, le famiglie in difficolta’ con il mutuo, le giovani coppie in cerca di casa e gli investitori del settore immobiliare.
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