"L’Italia, certo, riceve sostegno da Frontex e dal fondo per i rifugiati, fondi Ue, ma è anche vero che l’Europa fa ancora troppo poco. Perciò nei prossimi mesi aumenteranno i flussi e per il Ppe è evidente che i migranti che arrivano a Lampedusa vogliono venire in Europa, non specificamente in Italia. E dunque la questione va affrontata a livello europeo, non solo nazionale. Un commissario all’Immigrazione sarebbe un modo di dare un volto a questa politica europea". Lo afferma il presidente del gruppo dei Popolari al Parlamento Europeo Manfred Weber in una intervista ad Avvenire.
A pochi giorni dalle polemiche con il premier italiano a Strasburgo, Weber precisa come sia tutto il Ppe a dire no ai debiti, a chiedere all’Italia e a Matteo Renzi che le riforme si facciano, e a dire che il Patto di stabilità non si tocca.
"Ho trovato molto ingiusto – afferma – che il premier Renzi abbia liquidato il mio discorso come le parole di un eurodeputato che parla a nome della Germania. Invece voglio sottolineare esplicitamente che il nostro gruppo per settimane ha discusso intensamente e poi approvato il nostro documento programmatico. E’ la posizione di tutto il gruppo Ppe dire che non vogliamo ‘sconti’ politici nell’attuazione del Patto di stabilità e crescita, ma il rispetto delle regole, che la politica dei debiti deve finire".
Aggiunge: "Se l’Italia davvero avvierà la riduzione del debito, allora avremo una situazione politica completamente diversa. Non è questione di principi a tutti costi, bisogna capire che se l’Europa continua sulla via del debito ci avviamo alla rovina. Confesso che mi stupisce di vedere che in Italia si discuta tanto di flessibilità e invece poco di come potranno le giovani generazioni sostenere il peso di un debito pari a oltre il 130% sul Pil". Conclude: "Se Renzi davvero seguirà questo cammino, avrà il sostegno dei Popolari”.
Discussione su questo articolo