“E’ tempo di finirla con affari con cui certe associazioni e cooperative lucrano sonanti quattrini e di cui spesso gli stessi migranti sono le prime vittime, ed è ora che il governo italiano e la Regione Lazio intervengano sull’Europa chiedendo di condividere il problema immigrazione contenendo gli ingressi. Solo la Regione Lazio continua ad ospitare un numero rilevante di profughi provenienti dal Nord Africa e solo a Roma, da gennaio a giugno 2012, sono stati 2.300 gli stranieri non accompagnati, identificati come minorenni e sistemati nei centri di prima accoglienza. In questa ottica è necessario rivedere i meccanismi di utilizzo dei fondi europei sfruttando al meglio le risorse di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali destinandole principalmente alle gravi problematicità sociali degli italiani in difficoltà”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, presidente del Gruppo La Destra alla Regione Lazio, commentando la notizia riportata da un giornale tedesco secondo cui l’Italia avrebbe dato la propria disponibilità per riaccogliere 5700 profughi africani che si erano spostati recentemente in Germania.
“Il continuo ingresso di nuovi immigrati, che in massima parte finiscono per le vie di Roma spargendosi dal centro alla periferia, sta portando la città ad una situazione esplosiva che rischia di trascinare alla disperazione migliaia di cittadini costretti ogni giorno a subire il morso della crisi tra mille sacrifici e stenti. Per ogni profugo, invece, lo stato italiano spende ben 42 euro al giorno e 80 euro se è un minore, più i beni di prima necessità. Fino ad aprile 2012 in Italia erano stati spesi 520 milioni di euro per l’emergenza Nord Africa senza dimenticare i 55 milioni di euro destinati al business dei presunti minorenni. Adesso basta, è tempo di fermare questo continuo ingresso di stranieri che colpisce soprattutto le grandi città smascherando il business dell’immigrazione, un giochetto sporco che rischia di scatenare una miserabile quanto feroce guerra tra poveri. Solo una giunta guidata dal centro destra, e non certo da quel centro sinistra guidato da Ignazio Marino, potrà cercare con determinazione di arginare questo scempio, proseguendo il lavoro già iniziato durante il suo primo mandato dal sindaco Gianni Alemanno, pure tra mille resistenze e difficoltà mummificate da anni di vano quanto furbesco buonismo”, conclude Santori.
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