Matteo Renzi spiega la sua visita di tre giorni in Africa, iniziata oggi dalla Nigeria: "Siamo qui perché pensiamo che sia assurdo girarsi dall’altra parte e far finta che ciò che accade lontano dai nostri occhi non ci riguardi. E del resto La maggior parte degli immigrati che arriva in Italia dal nave è di nazionalità nigeriana: alle anime belle che ci dicono ‘Aiutiamoli a casa loro’, dico che è quello che stiamo cercando di fare. Ma lo facciamo mantenendo vivo il senso di umanità, i valori, gli ideali: questa è la vocazione dell’Italia".
Perché "visitando questa terra – spiega il premier – non puoi non pensare alle ragazze bambine rapite due anni fa ormai da Boko Haram, al grido di dolore che il mondo levò allora, ma che sembra dimenticato. Non puoi non pensare ai massacri continui, l’ultimo ieri, con testimoni che parlano di bambini bruciati vivi. E allora capisci che questo grande Paese va aiutato di più". "I terroristi sanno bene che la comunità internazionale è impegnata nel distruggerli. Noi li distruggeremo con grande determinazione perché i nostri ideali sono troppo grandi per sono essere bloccati da queste persone".
Renzi martedì interverrà al Parlamento del Ghana e in serata sarà in Senegal. E’ il suo terzo viaggio da presidente nel subsahara. "Questa parte di Africa è decisiva per il futuro dell’intero pianeta. L’Italia c’è". In Nigeria, riferisce il capo del governo, “abbiamo siglato un accordo tra le due polizie e impostato un lavoro comune su agricoltura, piccole e medie imprese, cooperazione internazionale oltre che sui tradizionali temi energetici".
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