Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nel corso delle repliche dopo le comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo del 26 e 27 ottobre, ha parlato anche del tema immigrazione.
“Non sono d’accordo su ‘accordicchio con la Tunisia’ che non ha prodotto niente. Nell’ultimo mese le cose stanno andando meglio – ha detto Meloni – e lo si deve alle autorità tunisine che stanno facendo la loro parte. Quello che non funziona nell’accordo con la Tunisia è che una parte dell’Ue si presenta per immaginare una partnership strategica con la Tunisia e un’altra parte dice che Saied è uno stupido dittatore, non si può pensare di trattare i partner così”.
“Non è mio l’approccio di quelli che ti guardano dall’alto in basso e ti spiegano che loro sono migliori di te e, forse, per questo anche nei Paesi africani l’Italia viene guardata in modo diverso. Quello non è un accordicchio, ma l’inizio di una partnership strategica”.
Secondo il capo del governo “la redistribuzione di chi arriva illegalmente in Italia non sarà mai la soluzione di questo problema, è anzi un pull factor che finisce per favorire i trafficanti di esseri umani”.
“Non ho mai chiesto di risolvere questo problema scaricandolo su altri Paesi europei, c’è un solo modo per risolverlo: fermare le partenze illegali. Questo è un tema su cui in Europa sono oggi più consapevoli e che l’Italia non aveva mai posto, abbiamo iniziato a farlo noi”.
Sulla guerra in Medioriente: “E’ evidente dal mio intervento che non credo che i civili palestinesi e israeliani abbiano un peso diverso, e che la causa palestinese e gli attacchi gli Hamas non debbano essere sovrapposti”.
“Penso che non valga la pena di dividersi sul tema dell’antisemitismo, la cui forma più reale è stata legata a un certo fondamentalismo islamico, su cui spesso si è deciso di chiudere gli occhi, e a una presunta critica nei confronti di Israele: questo è il motivo per cui abbiamo chiesto che si facesse riferimento al diritto di Israele a esistere e a difendersi anche negli atti parlamentari che trattavano il tema dell’antisemitismo”.