Le autorità libiche hanno recuperato almeno 20 corpi al largo della costa della capitale, Tripoli, dopo che un barcone che trasportava circa 200 migranti dall’Africa sub-sahariana è naufragato.
"Abbiamo trovato 16 persone vive, il resto sono disperse. Venti corpi, invece, sono riaffiorati dall’acqua", ha spiegato, secondo quanto riporta al Jazeera, Abdel Latif Mohamed Ibrahim, un membro della guardia costiera libica.
Tra le vittime ci sono anche bambini.
Il funzionario della guardia costiera non ha dato dettagli sulla nazionalità dei migranti ma ha sottolineato che "sembra ci siano somali ed eritrei".
Intanto sono stati condotti a Porto Emedocle (Agrigento) questo pomeriggio 470 immigrati. Tra loro 36 donne, due delle quali all’ottavo mese di gravidanza, e 41 minori. Sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia dai pattugliatori d’altura della Guardia Costiera ‘Peluso’, al comando del tenente di vascello Daniele Esibini, e ‘Fachin’, al comando del tenente di vascello Antonello Fava). I migranti sono di origine siriana e sub-sahariana e appaiono in buone condizioni di salute.
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