Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, è intervenuto durante la discussione alla Camera sul decreto per autorizzare la consegna di 12 imbarcazioni alla Guardia costiera libica. L’obiettivo del governo, ha sottolineato il parlamentare pentastellato, e’ “fermare i trafficanti, interrompere questo business dell’immigrazione, che, sono d’accordo, non riguarda le Ong”, che per lo piu’ “agiscono a fin di bene”.
“Proprio fermare i barconi prima che partano significa interrompere il business dei trafficanti, cosa che negli ultimi anni non e’ stata fatta nel pieno delle nostre potenzialità”.
Per Di Stefano è necessario “dare alla Libia la possibilita’ di stabilizzarsi, per controllare il proprio territorio e le proprie acque. E’ un prerequisito”.
Di Stefano ha chiarito che “ogni governo che si ritiene democratico deve promuovere i diritti umani” ma non puo’ “obbligare un altro alla firma di accordi e trattati”.
Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha precisato, “ha ribadito piu’ volte che in questi centri che potremmo fare con la Libia dovra’ sventolare la bandiera europea” e che “tutto cio’ che prevede la partecipazione italiana ed europea si sottoporrà” a controllo di organismi internazionali, come l’Unhcr.