Matteo Salvini, leader della Lega, intervistato da Repubblica parla del suo programma, evidenziandone alcuni punti, come fisco, immigrazione ed euro. E poi c’è anche il capitolo su candidature ed alleanze, naturalmente.
Ribadisce il no alla Fornero (“mi candido premier perché la prima cosa che faccio è cancellarla senza remore”) e il suo via libera alla Flat tax, ovvero abbattimento della tassazione: “Noi oltre 15 non accettiamo, altro che il 23 di Forza Italia: così tagliamo fuori la metà degli italiani”.
Il capo del Carroccio ribadisce innanzitutto ciò che ha già detto più volte nelle ultime settimane: “Io i poltronari non li accetterò. A Berlusconi lo ripeterò quando ci vedremo, forse la prossima settimana: limitare al minimo l’apertura agli autoriciclati”. Dunque, “non ci vengano a proporre nei collegi uninominali presunti responsabili che in questi anni hanno votato fiducia o addirittura fatto parte di governi di centrosinistra”. “Il nostro modello sarà il centrodestra di governo in Lombardia, Veneto e Liguria. Non certo quello che sta già naufragando in Sicilia, dove Fi e Pd si sono spartiti tutte le poltrone spartibili”.
Il Matteo padano oggi si appresta a scrivere “una lettera a Berlusconi, Di Maio, Renzi e Grasso: proporrò a tutti un patto collettivo anti trasformismo. Niente multe, inutili e illegali, come quelle dei grillini: ma un impegno morale serio. Ogni candidato firmerà una dichiarazione con cui si impegna a non cambiare partito e schieramento durante la legislatura”.
Non poteva mancare, nel programma leghista, un capitolo dedicato all’immigrazione: “Salvini premier triplica le espulsioni, riduce al minimo le concessioni di asilo e buona notte allo ius soli”.
ACCORDO UGL Salvini annuncia anche che è stato confermato con il sindacato Ugl “un accordo di reciproca, lunga e proficua collaborazione, in Italia e all’estero”. Si tratta di “una novità assoluta che associa la proposta politica a una proposta sindacale”, ha sottolineato.
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