Matteo Renzi dal palco della festa PD di Torino commenta la politica di gestione dei migranti del suo Governo rispetto a quello attuale (Courtesy Rete7)
Il Pd può ricominciare, o è un partito finito? “Ci vorrà tempo. Al partito serve un leader, e non sono io, che deve guidare, che sappia anche personalizzare: basta col troppo buonismo. Ma io sono orgoglioso di un Pd che, per esempio, ieri notte in aula ha combattuto in aula, da solo, contro chi sta affossando i vaccini in Italia. Siamo pronti a fare i comitati civici di resistenza, non è affatto importante chi sia il leader: per questo ho ricominciato a girare. Per dire alle persone ‘non rassegniamoci'”. Così Matteo Renzi in un’intervista a La Stampa.
“Il consenso del governo non durerà, ma la crisi non la fanno, state certi. Hanno i modi di occupazione delle poltrone del pentapartito, senza averne però la statura politica”.
“Guardiamo i dati, dopo sei mesi quali sono le certezze? Che la produzione industriale scende, lo spread sale, Draghi ci avverte che le parole del governo hanno fatto danni, avremo 8 miliardi in più da pagare (sei per interessi sugli spread, due derivanti da mancata crescita). Ma loro resteranno attaccati alle poltrone”, insiste l’ex segretario del Pd.
A chi gli chiede se il Pd sia disposto a sostenere Tria, l’elemento di moderazione di questo governo, sulla manovra Renzi risponde: “Questo non sta nelle regole del gioco, noi non sosterremo Tria, e non avremmo neanche i numeri. Io non faccio l’accordo con quelli dei vaccini, del manganello online, degli spread, della xenofobia. Non faccio l’accordo con quelli dell’esperimento sociale sulla pelle degli italiani. Ma penso che troveranno un accordo: le poltrone fanno troppo gola. E Tria non si dimetterà, del resto non possono mandarlo via, i mercati impazzirebbero. A meno che non intervenga a rassicurarli la ministra Lezzi, quella del pil che cresceva per via dei condizionatori d’estate”.
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“Non bastava il no alla Gronda o il plastico del ponte: Toninelli insiste a ironizzare su una tragedia. Quest’uomo non sta bene, aiutatelo”. Così Matteo Renzi (Pd) citando il post poi cancellato del ministro Danilo Toninelli: “Ho revocato la revoca della concessione al mio barbiere”.