Come prevedibile, appena diffusasi la notizia dell’immane tragedia che si è consumata nel canale di Sicilia a danno di 800-900 migranti, è scattato subito il lacrimatoio. Repubblica addirittura se ne esce con un articolo a firma di Saviano dal titolo: “Fantasmi che ricadono sulle nostre coscienze”. Forse sulla sua, pronta ad adattarsi ad ogni stagione, ma non di certo su quella delle persone a modo che non sono asservite a nessun partito.
Lo sciacallaggio per chi è uso a tale pratica non ha limiti: non una parola, infatti, ha speso verso coloro che, da apprendisti statisti da quattro soldi, hanno voluto la cacciata e la morte di Gheddafi: come spesso capita, spinti da mire economiche, si sono dimostrati miopi ed ottusi. Gheddafi sicuramente non aveva promosso alcun tipo di democrazia, era un dittatore tra i più duri, ma era l’unico in grado di tenere sotto controllo le varie tribù divise da vecchi motivi etnici le quali, una volta senza freno, hanno dato il via al caos facendo della Libia un luogo di raccolta e di partenza di tanti sventurati.
Gli apprendisti stregoni europei, non avendo alcuna saggia idea in testa, vuoi per ottusità vuoi per interessi nazionali e, perchè no, anche per interessi economici per i partiti che li "foraggiano", continuano a parlare, qualcuno direbbe a cianciare, senza concludere nulla. Neppure le migliaia di morti che ci sono state e quelle che purtroppo ci saranno, riescono a far uscire loro un’idea saggia dalla zucca, però indicono subito riunioni, limitandosi al solito e deplorevole bla bla.
Lo scorso 20 aprile il nostro premier, Matteo Renzi, intervistato da una radio, fatta la premessa che flussi migratori hanno sempre interessato l’umanità, oltre a ribadire la necessità di riunioni e la massima collaborazione di tutti, ad un certo momento, preso dalla foga del parlare, come gli capita spesso, ne ha detta una delle sue: “Le nostre forze di polizia hanno arrestato fino ad oggi ben 976 scafisti, molti di più degli altri stati”, forse dimenticando che le coste italiane sono le più vicine alla Libia e che il flusso migratorio si svolge quasi al 100% nel canale di Sicilia. C’è da chiedersi come la Germania o l’Austria possano fermare gli scafisti. Vabbè, diciamo che è stato uno sbrodolamento politico.
Quello che però Renzi non ha detto, e questo è grave, è quanti di questi scafisti restano in galera. Fonti del Viminale spiegano che gli scafisti detenuti non superano il 4-5 %; infatti con le nostre leggi colabrodo al massimo restano in galera cinque giorni e poi vengono subito rimessi in libertà in attesa di giudizio e, siccome questi signori saranno sì dei mascalzoni ma non certamente dei fessi, appena usciti dal carcere non si fanno più trovare, in quanto o se ne vanno dall’Italia, oppure rimangono, coperti dalla ritrattazione di coloro che li avevano denunciati e dalla criminalità alla quale appartengono.
Circa i flussi migratori, Renzi dimentica alcuni particolari forse per lui di poco conto, bontà sua: l’intensità di questo flusso e le modalità con il quale avviene. Gli sventurati sono totalmente in mano alla criminalità che li tratta come carne da macello, inoltre c’è da considerare, cosa non da poco, che questa immigrazione è anche un veicolo per i terroristi dell’Isis. Forse la soluzione più logica sarebbe, tramite accordi internazionali, quella di demolire tutti i barconi, organizzare o addirittura imporre con la forza centri di raccolta in Libia per curare ed identificare i migranti per poi rispedirli nei paesi di origine e/o inviarli nei paesi ove desiderano andare. Far questo, però, significa andar contro uno dei cardini principali sul quale spudoratamente è incentrato il motivo principale di tale esodo: l’interesse economico. Come si potranno soddisfare le esigenze di chi ha ricevuto solo 500 migranti, mentre ne attendeva 1500?
Discussione su questo articolo