Pasqua e Pasquetta trascorsi in strada, come ulteriore forma di protesta. E’ quello che accade a Lamezia Terme con alcune decine di immigrati che stanno presidiando la strada nei pressi del Commissariato di Lamezia Terme. Gli immigrati, ospiti della cooperativa "Malgrado Tutto", lamentano i ritardi e le lungaggini burocratiche per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. Il presidio sta continuando a creare notevoli disagi alla circolazione stradale.
Secondo quanto si apprende rispetto allo status di rifugiati, i migranti hanno gia’ presentato domanda che e’ stata respinta perche’ non sarebbe stata suffragata dalle condizioni necessarie per l’accoglimento. Gli stessi migranti hanno, quindi, proposto appello e si attende una decisione dei giudici che, ovviamente, non puo’ arrivare in tempi brevissimi visto il numero di domande. I migranti che stanno protestando sono in gran parte originari di paesi come Bangladesh e Mali, dove non ci sono problemi di guerre in corso e dove il problema della crisi sociale non puo’ essere motivo per essere riconosciuti rifugiati politici.
Intanto si sono concluse le indagini della polizia di stato a Pozzallo, nel ragusano, per l’ultimo sbarco di immigrati nel porto del ragusano di pochi giorni fa. Fermati infatti 2 scafisti tunisini che hanno portato in Sicilia 320 migranti mettendo a rischio la loro vita avendoli fatti viaggiare nella stiva di una piccola imbarcazione in legno. Già 13 gli scafisti fermati dagli agenti della squadra mobile della Questura di Ragusa ‘guidati’ da Antonino Ciavola.
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