Sul “Corriere della Sera” sono apparsi una serie di articoli di Lorenzo Cremonesi, uno dei più validi e seri giornalisti italiani, sulla disperata situazione in Libia. Mi ha colpito il suo reportage a bordo di una piccola motovedetta libica (regalata dall’Italia) che si è trovata sotto tiro da parte di una nave armata di trafficanti di uomini che stavano tranquillamente imbarcando e sbarcando migranti in totale impunità a due passi dalla costa africana.
Come mai l’Italia, l’Europa, le forze alleate e tutte le varie sigle che si spacciano per umanitarie ”non vedono e non sentono” queste situazioni di completa illegalità, quando – intervenendo con energia ed immediatezza – si potrebbero tranquillamente bloccare (vuote) le navi mercenarie, stroncando sul nascere questo traffico di carne umana e cercando semmai di aiutare o “filtrare” migranti sulle coste libiche?
Nulla di tutto ciò, mentre si moltiplicano denunce e filmati sulle porcherie di troppe neo “cooperative” o presunte ONLUS sorte dal nulla al solo fine di far soldi sulla pelle della gente ed a cui il Ministero dell’Interno ha appaltato centri di accoglienza, gestione dei campi e dei servizi spesso senza controlli adeguati.
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