Il 23 agosto scorso, Papa Francesco ha detto durante l’Angelus: “Il Signore ci chiederà conto di tutti i migranti caduti nei viaggi della speranza, vittime della cultura dello scarto”. Tuttora, queste parole creano discussione.
Nessuno vuole essere razzista o vuole incitare al razzismo e non si vuole mancare di rispetto al Papa. Però, questo suo discorso ha tutto l’aspetto di un discorso politico. Quando si tratta di un discorso di questo tipo e non di dogma e di costume, le parole del Papa possono essere quantomeno discusse.
In primis, non è bene incoraggiare l’immigrazione irregolare, visto anche che molti migranti muoiono in mare, nella traversata dall’Africa all’Italia. E poi l’Italia ha già molti problemi, tra aziende che chiudono, disoccupati e famiglie impoverite. L’immigrazione irregolare è un problema in più.
Per finire, la situazione dei migranti a Lampedusa e in Sicilia è divenuta ingestibile (come dimostrano i fatti recenti) e sta creando tensioni. Per questo motivo, queste parole di Papa Francesco sono discutibili. Infatti, con tutto il rispetto verso il Papa, esse non tengono conto della realtà dei fatti.