L’emergenza di oggi è sulle costa di Rodi, dove un barcone carico di 200 migranti si è ribaltato dopo aver lanciato l’sos. Quella di ieri, considerata unanimemente come la più grande sciagura del mare e dell’immigrazione con un numero di vittime (tutte da accertare) che oscilla tra le 700 e le 900, è già analisi politica, quando non polemica alla Salvini.
Mentre il ministro degli Estero Paolo Gentiloni incontra a Lussemburgo i ministri degli Esteri dei Paesi Ue, il premier Matteo Renzi a Palazzo Chigi riceve il primo ministro di Malta, Joseph Muscat, e lancia un chiaro messaggio all’Unione: "L’attacco al racket della morte e agli schiavisti è una parte del ragionamento, si tratta di capire se esiste o no un impegno internazionale a fare quello che Italia e Malta stanno già facendo: ne abbiamo arrestati 1002, spero che anche lo scafista di sabato sia presto identificato. Il tema del controllo del mare è molto complicato, non si può pensar tedi salvare solo rincorrendo e giocando a nascondino con scafisti in mare".
Poi risponde a qualche critica piovuta nelle ultime 24 ore: "Quella dell’intervento militare è un’ipotesi che non è sul tappeto, in Libia le condizioni per far fare la pace alle tribù non ci sono al momento. Si tratta di interventi mirati per distruggere un racket criminale che è al momento al di fuori di qualsiasi controllo". Poi risponde a Salvini: "Il blocco navale si fa in acque internazionali, e sarebbe un gigantesco regalo agli scafisti che metterebbero barche in mare costringendo chi fa il blocco a prendere in consegna le barche: sarebbe una sorta di corridoio gestito dagli scafisti-schiavisti".
Da Lussemburgo parla invece Gentiloni, ancora una volta appellandosi alla Ue: "Questa è un’emergenza europea e finora le risposte, gli impegni ed i soccorsi sono stati italiani" ma "non è più sostenibile una situazione in cui ad una emergenza europea si risponda solo con risorse ed impegni italiani". Per Gentiloni "quella che è in gioco è la reputazione dell’Ue, lo hanno detto in tanti, ma la tragedia dell’altra notte lo rende evidente: c’è bisogno di risposte e di risposte impegnative". Il Ministro degli esteri al Consiglio sull’emergenza immigrazione l’Italia alla Ue chiede tre cose: "un impegno nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, più risorse economiche per Frontex e Triton e più risorse per l’accoglienza dei rifugiati".
Le risposte dei governi europei, per il momento, sono di apertura: "Su questa tragedia non siamo stati all’altezza della situazione", ammette l’Eliseo, mentre il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert assicura: "L’Italia non è sola, bisogna fare qualcosa per prevenire altri incidenti e morti di massa nel Mediterraneo. Dobbiamo ora agire molto rapidamente per accordarci sulle misure adatte". E David Cameron, premier britannico, scrive su Twitter: "Supporto la richiesta del primo ministro italiano Renzi di un meeting d’emergenza dei leder Ue per trovare una soluzione condivisa".
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