"Non è un’invasione. Quest’anno sono sbarcati in Italia 102mila profughi. Quattromila in più dello scorso anno. Non sono numeri stratosferici. I politici che giocano nell’usare gli immigrati per metterli contro i poveri italiani dovrebbero andare a servire nelle mense e negli ostelli dove la Chiesa assiste tutti i poveri, senza badare al colore della pelle né da dove arrivano". Lo afferma Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, in una intervista al Tempo commentando gli attacchi di Salvini: "Vedo che c’è un gioco politico nell’usare i poveri che arrivano nel nostro Paese. Un gioco a metterli contro gli italiani più poveri. Mentre l’Italia è in prima linea ad aiutarli, è esemplare per capacità di soccorso" e "va detto che la maggioranza dei rifugiati non vuole restare in Italia, non vogliono invaderci. Per loro il nostro Paese è terra di transito, vogliono andare in Nord Europa. E’ l’Italia che non sa cogliere l’occasione che rappresentano. Il nostro è un Paese che invecchia. Con gli immigrati si può mantenere giovane la forza lavoro ed evitare un’involuzione demografica".
In una intervista al Fatto aggiunge: "Salvini fa un’operazione odiosa: usa i poveri italiani come mazza ferrata contro i poveri stranieri", "la Cei, come la Chiesa, se la politica latita o sbaglia, ha il dovere di farsi sentire. Sono mesi che la Lega soffia sul fuoco dell’emergenza immigrazione". E ribadioce in una intervista a Repubblica: "Galantino rompe gli indugi dopo le accuse ingiuste subite dalla Chiesa" e per gli immigrati occorre superare la legge Bossi-Fini: "Quali sono le norme che regolano la vita di un richiedente asilo? Ad oggi la legge impedisce ai richiedenti asilo di svolgere qualunque tipo di attività".
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