Se vogliamo raccontarci che l’Europa si interesserà seriamente di migranti facciamolo pure, ma con la consapevolezza della assoluta “bufala” che ci viene propinata. Lo strombazzato interesse europeo dichiarato dai media italiani verso i disperati raccolti in mare serve solo per salvare la faccia a Renzi&Mogherini e – purtroppo – lo certificano i numeri.
Ricordando infatti che in ogni caso il grande “piano” verrà deciso solo a fine giugno (perché per ora si è solo “varata una agenda”), in concreto dopo settimane di discussioni si parla di come accogliere 22.500 persone in Europa di cui l’Italia ne assumerebbe l’11%, ovvero 2.400 migranti. Che fare dei 170.000 che – come minimo – sono sbarcati l’anno scorso, dei quali la metà sconosciuti perché sono subito spariti e neppure identificati? E tutti gli altri che entrano in Europa dall’Est o via terra?
Pur sistemati i 20.000 “europei”che futuro avranno gli altri già presenti in Italia e quelli che nel frattempo stanno arrivando quest’anno, con numeri ancora maggiori? Mistero: per l’Europa è come se non esistessero, eppure solo ieri 14 maggio ne sono giunti 1.459 “dichiarati”, con punte di 4.000 in 48 ore nei giorni scorsi.
Ammesso quindi che questa minima aliquota sia ufficialmente accolta, che cosa faranno per vivere tutte le altre, quale sarà il futuro del 95% dei disperati che restano fuori da ogni accordo? Qui sta il punto ed è il vero problema strategico, non solo quello dell’accoglienza in mare legato all’emergenza. Gran Bretagna, Irlanda, Slovacchia, Repubblica Ceca hanno comunque già detto “no” al piano, l’Ungheria farà un referendum (per meno di 500 migranti di sua quota!). Altro che soluzione, l’Europa è una barchetta di carta in mezzo al mare.
*già deputato PdL, ex sindaco di Verbania
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