Beppe Grillo interviene nel dibattito che ruota intorno al tema dell’immigrazione. "Il mito dell’accoglienza buttato in faccia con disprezzo a chi vorrebbe semplicemente affrontare il problema della immigrazione incontrollata con il buon senso e le leggi va restituito al mittente". Così scrive sul suo blog il leader M5S, in un post dal titolo ‘Cos’e’ un migrante?’.
"Il politically correct con la sua untuosità – aggiunge -, e si e’ visto in Parlamento con la proposta di istituire una giornata della memoria per le vittime dell’immigrazione, e’ diventato una melassa insopportabile. Quando si parla dei cosiddetti ‘migranti’ si riduce il significato della parola a un semplice spostamento, come se chi migra lo facesse come le rondini e le oche selvatiche per legge di natura”.
"Da un po’ di tempo chiunque entri in Italia con un barcone e’ un definito ‘migrante’, ma le parole giuste sono solo due: ‘rifugiato politico’ (circa un decimo di chi sbarca sulle nostre coste) o ‘clandestino’. Migrante non vuol dire nulla. Non si tratta di pellegrinaggi o di carovane come ai tempi di Marco Polo. E’ un eufemismo, una presa per i fondelli. Serve ad aumentare i voti ai ‘buonisti’ di sinistra con il culo degli altri e ai razzisti che alimentano la paura del ‘diverso’. Se esportiamo la democrazia a furor di bombe e interferiamo continuamente con le nazioni medio orientali per motivi economici e geopolitici, come avviene in Siria, ne paghiamo le conseguenze come per l’Isis. Ma chi ci obbliga a continuare a fare gli ascari per conto terzi, danneggiando persino i nostri interessi in Libia a favore della Francia? Da anni facciamo una politica estera tafazzista che ci ritorna indietro come un boomerang".
Per Grillo “le soluzioni ci sono per l’emigrazione, non di certo incoraggiare il traffico di persone andandole a prenderle a ridosso delle coste africane e tanto meno ingrossando le tasche dei mafiosi e dei politici (Lega in primis) con campi di accoglienza miserabili, finanziati con le nostre tasse e gonfiati con le tangenti".
Eccole allora alcune possibili soluzioni proposte da Beppe Grillo: “Disdettare immediatamente il regolamento di Dublino. Va data loro la possibilita’ di scegliere il Paese europeo dove stabilirsi, in conformita’ con Schenghen che permette la libera circolazione delle persone nell’area UE. Stabilire degli uffici del ministero dell’Interno nei luoghi dove avvengono gli imbarchi per identificare le persone prima del viaggio e, se clandestini, impedirne l’imbarco. Inasprire le pene per i mercanti di uomini e considerare gli scafisti al pari degli omicidi con arresto immediato e requisizione dei mezzi di imbarco". Infine, "difendere i confini nazionali, che esistono anche in mare e non solo al Brennero o al Monte Bianco, con l’interdizione a qualunque mezzo di navigazione a ingressi non consentiti. Migrante, clandestino, rifugiato. Ogni nome ha un diverso significato. Facciamolo sapere in giro".
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