"In questa chiesa è vietato l’ingresso ai razzisti. Tornate a casa vostra". Recita così il cartello che don Gianfranco Formenton, della parrocchia Sant’Angelo in Mercole di Spoleto, ha appeso all’ingresso della sua chiesa. Alla base del gesto, rimbalzato dai social agli organi di stampa, la reazione di don Gianfranco, dalle origini venete, all’atteggiamento più comune amplificato anche dai media di fronte al problema dell’immigrazione.
Dopo i fatti di Treviso e Roma, sottolinea il prete "lo slogan più diffuso è ‘tornate a casa vostra’. A chi grida queste parole voglio far sapere che ci sono luoghi, come la casa di Dio, dove anche loro non sono ben accetti. Tra l’altro – ribadisce – son stato gentile. Gesù è molto più duro".
A proposito, poi, del Governatore del ‘suo’ Veneto, Luca Zaia, il parroco sottolinea tra l’altro, "dice di stare dalla parte dei cittadini ma in questo modo giustifica il terrorismo messo in atto, arrivando al punto di appiccare il fuoco".
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