‘Sono qui per grazia di Dio’: Cosimo Abatematteo, 68 anni, agricoltore originario di Carosino, piccolo centro a 20 chilometri di Taranto, si e’ presentato cosi’ prendendo il microfono dinanzi al ministro della Salute, Renato Balduzzi, e alle decine di famiglie del quartiere Tamburi riunite nella parrocchia San Francesco de Geronimo su invito della Curia. Nelle sue parole, con voce rotta dall’emozione, e’ stato sintetizzato in pochi attimi quanto accaduto in decenni nel territorio tarantino. ‘L’Ilva e’ nata – ha detto – e si sono presi la campagna. Ora la campagna e’ spogliata, chi e’ intervenuto sapeva quanti morti ci sarebbero stati. Riprendiamoci i valori belli, ci sia l’industria ma ci sia l’agricoltura. Hanno piegato le spalle i nostri nonni, ora lo stiamo facendo noi’. Poi la richiesta, guardando in viso l’arcivescovo mons.Santoro. ‘Supplico lo Stato di amalgamare, la parola di Dio unisce e non divide’.
Abatematteo lascia il microfono e, sorprendendo anche un po’ il cordone di sicurezza per il ministro, sale sul palco e tira fuori da una busta una confezione di vini. ‘Questo e’ il mio dono a Lei che ci sta ascoltando’. Balduzzi sorride, quasi imbarazzato, e ringrazia: ‘Pensare che dovevo essere io a portare doni’, dice, scambiando due parole con l’agricoltore. Alla fine il ministro ‘confessera’ con il sorriso al microfono: ‘Mi ha anche invitato a casa, mi ha detto persino la via. Carosino e’ un piccolo paese, vero? Allora chiedero’ indicazioni per venirlo a trovare’.
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