Il 63% dei venezuelani sarebbe favorevole alla negoziazione di un accordo per la deposizione del presidente Nicolas Maduro, ma la maggioranza degli intervistati si è detta contraria a un intervento armato esterno.
A illustrare i risultati dello studio della compagnia di sondaggi ‘Datanalisis’ è il suo relatore, il sociologo David Smilde, che firma un articolo sulla rivista online ‘The Conversation’, pubblicato alla vigilia del giuramento per il secondo mandato di Maduro previsto oggi. L’inchiesta e’ stata condotta lo scorso novembre attraverso colloqui porta a porta su un campione di mille persone
Secondo l’indagine, appena il 35% dei venezuelani supporterebbero un’azione militare dall’estero contro il governo attuale, secondo i dati raccolti dallo studioso, mentre il 54% degli intervistati si è detto contrario a questa opzione e il 12% ha preferito non rispondere o si è detto indifferente.
“Questi risultati dovrebbero ridare slancio agli sforzi dell’Unione Europea e del gruppo di Boston (una coalizione di politici venezuelani e americani) per ripristinare contatti di alto livello tra figure di governo venezuelane, leader di opposizione e istituzioni straniere” e’ il commento di Smilde. “La diplomazia potrebbe essere lenta e frustrante. Ma un accordo negoziato avrebbe il supporto della gente che conta di piu’: i venezuelani che devono sopravvivere al governo di Maduro”.
Solo il 37% dei venezuelani sarebbe favorevole a un nuovo tentativo di dialogo tra maggioranza e opposizione, dopo il fallimento dei tentativi intrapresi negli anni scorsi, in cui provo’ a mediare anche la Chiesa.