Vincenzo D’Anna, senatore del gruppo Ala, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, difende se stesso e i propri colleghi verdiniani: “Compravendita di parlamentari? Quelli che ci accusano sono i principali collaboratori di Silvio Berlusconi, che di recente è stato condannato a Napoli proprio per quel tipo di reato. Quindi è come il bue che dice cornuto all’asino”.
Prosegue D’Anna: “Vorrei chiedere a queste persone che cosa ha determinato per esempio il ritorno dell’Onorevole De Girolamo in Forza Italia… Si rinnega un principio cardine della democrazia, che è l’assenza di ogni vincolo di partito per il parlamentare. Quando si acquisiscono parlamentari tutto va bene perché c’è il vantaggio politico, quando si perdono bisognerebbe avere la correttezza politica di capire che si esercita la libertà delle proprie opinioni in un senso e nell’altro”.
L’ATTACCO A GASPARRI “Vorrei sottolineare un’inaudita scorrettezza di Maurizio Gasparri che, in qualità di vice Presidente del Senato, dovrebbe tutelare questa libertà costituzionale dei senatori. Invece, non solo non la tutela, ma si permette di lanciare accuse che gli si ritorcono contro. Amoruso è stato uno dei più stretti collaboratori di Tatarella e di Gasparri e, se era avvezzo a coltivare i suoi interessi di famiglia, lo era anche 20 anni fa. Com’è che prima non si è indignato Gasparri di avere al suo fianco un collaboratore che non aveva nobili scopi di servizio alla collettività ma pensava solo ai fatti della propria famiglia?”.
L’ATTACCO A BERLUSCONI “Io – ha affermato D’Anna – contesto Berlusconi da due anni a questa parte. Ho contestato il declino del partito, ho contestato il fatto che il partito sia in mano alle maitresse e alle badanti di Berlusconi. In sintesi, ho contestato il miraggio di un partito che si richiamava alle libertà in una satrapia senile di un uomo che a 80 anni sta ancora a dire che comanda lui. Se non fosse tragica sarebbe ridicola una posizione del genere. Ci saranno altri passaggi da FI ad Ala. Cosa ci stanno a fare in Forza Italia? Berlusconi vuol fare un cambio radicale della servitù e della corte. Vuol mettersi attorno un nucleo di giovanotti e giovanotte di bella presenza, telegenici. Chi ha interesse a continuare a fare politica si riposiziona”.
L’ATTACCO AL M5S “I grillini sono stati dei nullafacenti e nullatenenti prima di entrare in Parlamento. Basta guardare le loro dichiarazioni dei redditi degli anni scorsi. Prima di entrare in parlamento erano a reddito zero o guadagnavano al massimo 20mila euro all’anno, pur essendo laureati. Quindi o erano degli incapaci o degli evasori fiscali. Per guadagnare quello che guadagneranno in questi 5 anni di legislatura avrebbero dovuto guadagnare 40 anni. E per prendere la pensione, a cui non hanno rinunciato, avrebbero dovuto versare contributi per 80 anni. Perciò se c’è una categoria di persone che vive di politica e alimenta così il proprio reddito, è Di Battista con i suoi soci. Non si possono ergere a moralizzatori da questo punto di vista”.
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